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MADDALONI- Giggino l’esattore dispensa lezioni di storia. Oggi pomeriggio dopo lunga gestazione, la giunta De Filippo ha partorito l’atto deliberativo che dà via libera alla conciliazione giudiziale con l’Interporto Sud Europa. Fuori di metafora l’Ise, riconoscendo il debito, dovrebbe versare Imu e Tari dal 2007 al 2017. Si spera che l’infante cresca paffuto e forte e senza intoppi nei primi mesi o anni di vita.

Ne parliamo direttamente con il vicesindaco Gigi Bove nella doppia qualità di titolare delle finanze e della delega al contenzioso.

E’ l’inizio della fine?

Prima di tutto mi sento di dire che, fatte le debite proporzioni, abbimo sottoscritto una delebera storica. Certamente, è stato centrato un obiettivo fondamentale del programma elettorale.

In concreto che succede?

Abbiamo dato madato al funzionario, assistito dall’avvocato Di Fiore, di procedere alla sottoscrizione della fase esecutiva della conciliazione giudiziale.

Che è tutta da firmare?

Si, l’iter di perfezionerà nei prossimi giorni.

Per un incasso previsto?

Andando al sodo saranno pagate 16 rate trimestrali (da 886 mila euro cadauna) per quattro anni pari ad un importo annuale di 3.5 milioni di euro.

Tutto questo al netto delle contestazioni e delle sentenze sfavorevoli su alcune annualità?

Si questo è il contenuto sintetico dell’accordo.

Per voi è una svolta ma per igli scettici una scommessa da vincere. Che ne pensa?

Diaciamo subito che chiudere un contenzioso storico, fatto mai tentato prima, è di per se stesso una novità assoluta nel panorama politico locale. Una rivoluzione metodologica e culturale. Poi anticipo il fronte degli scvettici: l’insolvenza si tradurrebbe in atti consequenziali. L’accordo non è un colpo di spugna ma un passo in avanti. E poi, fino a prova contraria, si stanno mettendo le basi per una svolta nella gestione finanziaria del comune e dei suoi servizi azzerato da un quinquennio di austerità.

Insomma, stiamo dicendo “Quello che abbiamo promesso lo abbiamo realizzato”. Al netto di dubbi e perplessità?

Abbiamo centrato un obiettivo elettorale. E che obiettivo visto che questo enete e questo territorio soffrono di probemi finanziari da oltre un decennio.

Da qui si parte per il bilancio di previsione che sarà sostanzialmente diverso da quello degli altri anni?

Il bilancio di previsione è strumento complesso che non può essere ridotto solo ad una delle sue componenti. Certamente da qui si parte per innalzare il livello di gestione della cosa pubblica e dei servizi offerti ai cittadini. E scusate se è poco.

Redazione