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Serie A, il Ministro dello Sport in un’intervista a Repubblica: “Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico. Estenderò il blocco degli allenamenti”

Difficilmente la Serie A – e con essa l’intero calcio italiano – riprenderà a maggio, avvalorando così l’ipotesi di una ripresa di tutti i campionati – anche nel resto d’Europa – agli inizi di giugno. Per proseguire poi nel corso di tutta l’estate, provando a portare a conclusione non solo i tornei nazionali ma anche Champions ed Europa League. Ad affermarlo il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: “Il calcio non ricomincerà il 3 maggio. Le squadre di Serie A hanno già sbagliato quando era il momento di fermarsi. Devono capire che nulla sarà più come prima. Pensavo ai nostri ragazzi abituati a stringersi, abbracciarsi, passarsi la bottiglietta d’acqua: tutto questo mancherà per molto tempo. Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico. Domani proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado. Ed estenderò la misura agli allenamenti, sui quali non eravamo intervenuti perché c’era ancora la possibilità che si tenessero le Olimpiadi“.

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“Le società devono capire che nulla sarà più come prima”

“Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A. Destinerò un piano straordinario di 400 milioni allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che sono certo sarà uno dei motori della rinascita. Dal calcio di Serie A invece mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento: le grandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori. Devono capire che niente dopo questa crisi potrà più essere come prima”.

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Luigi Ottobre