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Si è svolta oggi l’assemblea della Lega Serie A: approvate le modalità con cui saranno tagliati gli stipendi. Tutti d’accordo, tranne la Juventus che ha già raggiunto un accordo con i propri giocatori

Approvata all’unanimità la proposta formulata dalla Lega Serie A per il taglio degli stipendi dei giocatori, allenatori e tesserati dei 20 club del massimo campionato. Ora ogni società dovrà negoziare in maniera singola con i propri tesserati. La riduzione sarà di un terzo della retribuzione totale annua lorda se la Serie A non dovesse ripartire – dunque 4 mensilità. Di un sesto, invece, qualora si riuscisse a completare la stagione – in questo caso 2 mensilità.

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IL COMUNICATO DELLA LEGA SERIE A

“Il contesto creato dalla crisi generata dall’emergenza Coronavirus richiama tutti ad un atto di forte responsabilità, con i Club pronti a fare la propria parte sostenendo ingenti perdite per garantire il futuro del calcio italiano. Le perdite necessariamente dovranno essere contenute incidendo sulla riduzione dei costi, la cui principale voce per le Società è rappresentata dal monte salari. In linea con le azioni volte a diminuire il costo lavoro adottate a livello nazionale e internazionale, la Lega Serie A ha deliberato oggi, all’unanimità con esclusione della Juventus che ha già raggiunto un accordo coi propri giocatori, una comune linea di indirizzo per contenere l’importo rappresentato dagli emolumenti di calciatori, allenatori e tesserati delle prime squadre.

L’intervento è necessario per salvaguardare il futuro dell’intero sistema calcistico italiano e prevede una riduzione pari a 1/3 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 4 mensilità medie onnicomprensive) nel caso non si possa riprendere l’attività sportiva, e una riduzione di 1/6 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 2 mensilità medie onnicomprensive) qualora si possano disputare nei prossimi mesi le restanti partite della stagione 2019/2020. Resta inteso che i Club definiranno direttamente gli accordi con i propri tesserati”.

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LA REAZIONE DELL’AIC

Dura la risposta dell’Associazione italiana calciatori presieduta da Damiano Tommasi sulla decisione della Lega. Queste le parole del vicepresidente, Umberto Calcagno: “È una proposta vergognosa e irricevibile. È chiara l’indicazione che si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi. L’unica parte rilevante del comunicato della Lega è l’inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori”.

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Luigi Ottobre