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MADDALONI- Le grandi manovre. Diciamo la verità, da un anno, non si parla d’altro. Il pensiero fisso è uno solo: le elezioni regionali con posizionamenti, incontri, contatti. Pure le elezioni provinciali (come direbbe il direttore Emilio Fede vera figura di m…. fatta dal Consiglio Comunale locale, l’unico riuscito nel capolavoro a non eleggere nessuno) sono state un passaggio per l’avvicinamento all’appuntamento della prossima primavera-estate 2020. Così, c’è chi va a Bruxelles ossia Razzano & C. e chi va da Stefano Caldoro come Andrea De Filippo che con l’ex presidente della Regione e papabile candidato ha una vecchia e durevole intesa. Quindi, di Razzano abbiamo già detto: c’è la disponibilità ad un impegno subordinato all’evoluzione del quadro politico e delle alleanze che resta incerto e oltremodo fluido. E di De Filippo? Diciamo che la sua collocazione pro Caldoro è quasi scontata. Come è scontato forse il suo appoggio. Non ha ancora espresso pubbliche prese di posizione ma le sue attestazioni di stima per il candidato Stefano si sprecano e sono più di un impegno. Tutto può accadere anche se Caldoro è un candidato molto probabile, quasi certo. Ma non c’è ufficialità. Certo è invece il feeling, personale e politico, di De Filippo. Gli schieramenti prendono forma e il quadro comincia delinearsi.

Redazione