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Settimana ricca di vicende e anche colpi di scena che hanno coinvolti i comuni suessolani. Non possiamo non soffermarci su quella che abbiamo definito la prova generale prima della mozione di sfiducia e cioè il consiglio del 30 Novembre. 

Ci sembra che il canovaccio sia scritto e sentiremo il 6 dicembre- giorno del fatidico consiglio- di un sindaco che ribadirà la sua indipendenza dai “poteri forti” accusando gli altri di essere etero diretti, elencare un qualche risultato ottenuto in questo periodo di difficoltà e accuserà gli altri di disonestà, chiaro il caso di consiglieri incompatibili o presunti tali per mancanza di pagamento dei tributi comunali. 

Dall’altro lato, quello dei 5stlle, si parlerà di immobilismo, di armata Brancaleone, della politica che fa schifo. 

Rimane l’incognita dei secessionisti e soprattutto dell’ex gruppo di Forza Italia. Molti commentatori sono dell’idea che il fatto di non essere presenti in consiglio abbia scritto la parola fine a quest’amministrazione. Non siamo di questo avviso. Anzi. Infatti, il non presentarsi ha evitato loro di votare i vari punti sul bilancio e quindi in quel caso a seconda di voto positivo o negativo avrebbero scoperto le carte e il 6 dicembre il voto sulla mozione sarebbe stato solo una formalità. Invece è ancora viva una trattativa seppur difficile e in salita tipo Mortirolo. La giunta è azzerata e quindi anche da qui si può avere un punto a favore della trattativa. 

Settimana cruciale quindi, dall’esito non così scontato e se proprio volessimo scommetterlo un euro siamo dell’idea che Ferrara si possa salvare.

Nella nostra rubrica ci soffermiamo esclusivamente sulle vicende politiche, ma è pur vero che ci sono situazioni nelle quali non è possibile proprio parlarne, quindi si eviterà di parlare di Arienzo che pure sono successe cose importanti, ma è il momento del cordoglio è il momento del silenzio e pure noi facciamo le più sentite condoglianze alla famiglia Zimbardi.

Alfredo Ferrara