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NAPOLI- “E’ datata 30 marzo 2001 la legge nazionale che demanda alle regioni l’elaborazione di piani di coordinamento per la realizzazione dei forni crematori da parte dei comuni. Piani che devono tener conto della popolazione residente, dell’indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ciascun comune. A 18 anni da quella legge, in Campania non c’è traccia di alcun piano di coordinamento, con il risultato di veder spuntare come funghi un po’ ovunque forni crematori, senza tener conto di alcun fabbisogno né tantomeno dell’impatto sull’ambiente”. E’ quanto denunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e Tommaso Malerba nel corso di un confronto organizzato alla sala -1 del Consiglio regionale della Campania. All’iniziativa erano presenti i Comitati No Forno di Sant’Egidio del Monte Albino, Camposano e Roccarainola e una delegazione dei medici ambientali dell’Isde con il coordinatore campano Antonio Marfella.
“Come Movimento 5 Stelle – ha proseguito Cammarano – abbiamo presentato una mozione con la quale intendiamo impegnare la giunta regionale ad approvare, nel minor tempo possibile, un piano regionale di coordinamento. Nello stesso tempo, chiediamo che siano messe in campo iniziative per arginare la realizzazione incontrollata di nuovi impianti crematori sulla base di autorizzazioni non adeguate” .

Redazione