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MADDALONI- Ripartono i lavori sospesi all’ospedale di Maddaloni. Riparte il rifacimento della facciata posteriore (lato via Roma) lasciata senza manutenzione. E stamattina, una delegazione di parlamentari e attivisti del M5S hanno rimesso sotto sotto controllo la lunga lista di «lavori di ordinaria ristrutturazione incompiuti».

on. Antonio Del Monaco

On. Antonio Del Monaco a che punto sono arrivati i lavori?

Stamattina, abbiamo avuto la possibilità di verificare di persona che finalmente sono ripartiti i lavori di completamento della facciata. Sono in corso le opere di intervento sui cornicioni. Ci vorrà qualche settimana per completare il tutto.

I lavori alle sale operatorie sono un altro problema lasciato in sospeso…

Abbiamo potuto verificare che, nonostante le lungaggini procedurali, i lavori ripartiranno. Stiamo parlando del rifacimento dell’impianto di microclimatizzazione nella quarta sala operatoria.

Fini qui i lavori in arretrato. E la questione della camera calda?

Tutti gli atti progettuali e amministrativi sono stati espletati. Adesso, si aspetta l’ultimo pronunciamento del Genio Civile per passare alla fase attuativa.

E per gli impianti?

Completato il secondo step per il completamento delle strutture antincendio (giunta alla fase 2 delle prescrizioni imposta dai Vigili del Fuoco). E’ arrivato il momento di valutare la totalità degli interventi alla luce del «Progetto esecutivo di adeguamento dell’ospedale di Maddaloni alle linee guida del nuovo piano sanitario regionale». Si tratta di interventi di messa a norma che prevedono ristrutturazione edilizia,  rifacimento di ascensori e montacarichi,  ristrutturazione del piano seminterrato (vuoto) e del terzo piano (utilizzato in piccola parte). E’ un investimento di oltre 4 milioni e 707 mila euro. Su tutto questo bisogna tenere altissima l’attenzione. Molte cose sono in moto. Ci sono lavori in corso e lavori di prospettiva come la «ristrutturazione dell’intero terzo piano del presidio», dovrebbe essere adeguato per ospitare i servizi di geriatria, lungodegenza e in parte anche di oncologia. In alternativa, ortopedia e tutte le attività chirurgiche che ruotano intorno al blocco operatorio. A tutti gli interventi vanno aggiunti quelli già in itinere come i lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso, la costruzione della camera calda, il completamento del percorsi pulito-sporco, l’adeguamento della sala d’attesa.

Redazione