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di Luigi Ottobre

Napoli-Torino (domani ore 20.45): Gattuso presenta la sfida in conferenza stampa: “Noi stanchi, ma voglio una squadra battagliera”

Dopo le fatiche di Champions contro il Barcellona, il Napoli si rituffa in campionato. Col Torino gli azzurri dovranno confermare il momento positivo dopo le due vittoriose trasferte contro Cagliari e Brescia che hanno permesso alla squadra di Gattuso di tornare in corsa per un posto in Europa. “Dobbiamo pensare al Torino e dobbiamo mandare in campo quelli che sono al 100% per affrontare una partita difficile come quella di domani. Il Torino è una squadra fisicamente molto forte, ci sarà da battagliare. Ieri la squadra era molto stanca ed oggi prepareremo la partita di domani. Voglio un Napoli da battaglia che sappia soffrire. Alle 13.45 vengono i calciatori, facciamo dei test e vediamo chi ha recuperato”.

“Squadra forte, va in campo chi è più funzionale”

“So di avere a disposizione giocatori importanti. Faccio delle scelte su calciatori funzionali. Lozano, Meret ed altri sono fortissimi ma per come voglio giocare non sono ideali per ora. Ho parlato con Lozano: può garantirmi la giusta copertura? Non posso metterlo in campo esponendolo a figuracce. So che non mi sto comportando benissimo a livello societario ma cerco calciatori funzionali. Fa male vedere Lozano per quanto è stato pagato e per come è forte andare in tribuna, così come per Lobotka. Bisogna lavorare e farsi trovare pronti. Spero che questi calciatori capiscano cosa voglio”.

Potrebbe non far parte della partita Mertens: “Con Milik non cambia nulla. È molto bravo a legare, anche lui. Ha una classe immensa e ci può dare una grandissima mano, come fatto per tanto tempo. Oggi speriamo anche di recuperare Mertens, speriamo che sta meglio. Proverà ad allenarsi con noi. Milik oggi è l’ultimo dei miei problemi, so che giocatore è”.

“Difesa e attacco ancora da migliorare”

“Non sono d’accordo quando si dice che in fase difensiva abbiamo sistemato tutto. Qualcosa sì, ma la coperta è corta in questo momento. Bisogna capire bene cosa vogliamo fare, se alzarci 10-15 metri più avanti. A volte si può, ma bisogna essere bravi coi centrocampisti. A volte è l’atteggiamento di come sali il campo coi quattro di difesa. Ci alziamo se i difensori lavorano con dinamica. Noi cominciamo a far male dopo 10-15 tocchi, dobbiamo arrivarci con calma in avanti. Se vogliamo ribaltarla velocemente, va a finire che la squadra si stacca coi reparti. Possiamo fare bene in attacco, ma sempre tramite il palleggio”.

“Col Toro la stessa concentrazione avuta con il Barcellona”

“Da quando sono arrivato non è il massimo il nostro rendimento in casa, mi chiedo spesso come fare. Penso solo a prepararla bene e ad entrare nella testa dei calciatori. Serve consapevolezza da parte di tutti, è passato quello che abbiamo fatto contro il Barcellona. Ora bisogna pensare a Zaza, Belotti, Ansaldi. Il Torino non vince da tempo ma ha giocatori importanti, di valore. Dobbiamo essere concentrati. Stesso obiettivo del Torino? Sì. I giocatori sanno cosa abbiamo rischiato e dobbiamo ripartire da quello, dalla tristezza e dall’angoscia che ci ha preso con il Lecce, con il Parma, con la Fiorentina. Sembrava tutto tranne una squadra. Non dobbiamo dimenticare quelle giornate, ci sono modi e modi di perdere una partita. Sembravamo senza sangue, sfilacciati. Dobbiamo dare sempre la sensazione di essere squadra”.

“Affrontare ogni partita con lo stesso atteggiamento”

“Penso che se facciamo questo salto di qualità diventa bella anche dal punto di vista mentale. Quando diventi un calciatore importante che ragiona così si deve parlare di un campione. Serve affrontare ogni partita con lo stesso atteggiamento e questo nel calcio moderno succede raramente. Dobbiamo migliorare qui. Le partite si vincono durante la settimana. Oggi bisogna pensare, ricreare le situazioni della partita, facendo fatica anche mentalmente. Questo si allena, si possono costruire calciatori pensanti ed all’estero sono più avanti in questo rispetto a noi.

Napoli cresciuto? Non ho fatto crescere nessuno, servono calciatori che diano sempre qualcosina in più. Bisogna farsi rispettare ma anche creare condizioni perché la squadra possa migliorare. So cosa ci siamo detti io e tanti calciatori, spero di continuare su questa strada. Mettiamo da parte tutto quello che c’è da chiarire, dai rinnovi ad altre robe. Dobbiamo allenarci in modo serio facendo prestazioni importanti. Dopo si sistemerà tutto. Voglio un gruppo di persone che ci dia una mano. Io do una mano ai giocatori e loro danno una mano, dobbiamo far gruppo. Dobbiamo stare bene qua. Ci diciamo le cose in faccia, belle e brutte, senza rancore. In questi ultimi tre mesi serve ritrovare questa sinergia”.

“A Napoli sto benissimo”

“Mi piacerebbe molto continuare, ho un contratto fino al 2021 con una via di uscita mia del 30 aprile. Non è il problema del contratto, voglio lavorare e raggiungere degli obiettivi. Mi sento tre o quattro volte al giorno con De Laurentiis ma ne parleremo, c’è tempo. Voglio sentirmi a mio agio. Mi gaso quando vedo un ambiente bello ma non mi deprimo quando le cose vanno male. Voglio allenare gente che deve stare bene qua.

Io ci sto benissimo, c’è grande sinergia, ci sono persone di grande livello. Sto molto bene. Si dice che non funzioni niente qua ma dal punto di vista umano ho trovato grandissima disponibilità. Ho firmato per sei mesi con opzione per un ulteriore anno sapendo che c’erano squadre che mi offrivano un anno e mezzo. Questo club mi ha dato una possibilità incredibile: ho esordito in Champions lavorando con calciatori forti. Non ci sono problemi di contratto”.

“Domani capiremo se siamo fuori dal tunnel”

“Pensiamo alla partita di domani, dopo penseremo agli obiettivi. Domani è la gara perfetta per capire se siamo guariti o no. Una partita che cade a pennello. Dobbiamo fare una grande partita dal punto di vista tecnico e caratteriale. Consapevolezza? C’è mancata all’inizio la capacità di soffrire ma è una squadra con qualità. La consapevolezza arriva dai risultati. La coperta è corta: se vuoi fare determinate cose, mettendo tutta la qualità in campo, rischi e quindi bisogna trovare un compromesso.

Abbiamo capito dove andare e che strada seguire ma bisogna continuare così. La fase difensiva parte dagli attaccanti e questo non deve mancare. I risultati nascono dal nostro atteggiamento e questo nemmeno deve mancare. Non siamo diventati tutti Brad Pitt. Voglio che si vedano brutti come me. L’altra strada non ci ha portato da nessuna parte. Voglio una squadra che faccia un pressing offensivo, mi piacerebbe. Ci ho provato e qualche partita l’ho persa io. Ci ho messo un po’ a capire che non andava bene“.

“Ciclo finito? Cosa significa? Sto avendo risposte”

“Ho detto che non porto rancore per nessuno, soprattutto la vecchia guardia, ma tutti i calciatori mi stanno dando tanto. Sapete tutti del problema di Allan, ma vi ho detto subito che non portavo rancore e lui si è messo a disposizione. Non dobbiamo pensare al nostro orticello, dobbiamo pensare tutti alla stessa direzione. Ci sono passato prima di loro in situazioni così: volevo andar via, non mi trovavo bene, dovevo firmare il contratto e non arrivava l’accordo, arrivavano calciatori che guadagnavano più di me. Bisogna lavorare, arriverà il momento giusto. Per sostituire questi calciatori servono milioni e milioni di euro. È una squadra forte ma dobbiamo giocare da squadra. Negli ultimi 7 anni hanno fatto 500 punti, se non hai calciatori forti non raggiungi questi risultati. Alla fine si tireranno le somme”.

Luigi Ottobre