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MADDALONI- Il centro d’arte Studio “ Il Castello” nell’ambito del programma annuale ha il piacere di presentare la  mostra  “RI-MINISCENZA: TRA PITTURA E MUSICA,  un evento che propone la pittura a ritmo di musica. Questo   connubio  tra pittura e musica  fa emergere e risaltare l’immaginazione e la creatività  dell’arte di Roberto Pagliaro e la musica del  “Methexis Duo“, composto dal chitarrista Roberto Melisi e dalla violinista Laura Quarantiello , che eseguiranno   musiche di Béla Bartók, Ferdinando Carulli, Celso Machado, Astor Piazzolla e Gioachino Rossini.

Per la pittura  vengono presentate ventidue opere con tecnica a tempera acrilica su tela e nove fotomontaggi  che affrontano il tema dell’arte nella sua forma e funzione.

Assoluta protagonista: forme e figure del quotidiano, atmosfere oniriche come metafora dell’esistenza nel ricordo dal suo passato.  Nel  testo spiega il noto critico d’arte Giovanni Cardone: Thomas De Quincey,  parla della Ri-miniscenza nel suo scritto Il palinsesto del cervello umano dice: “Dal profondo dell’oscurità, dal fantastico immaginifico del cervello tu estrai città e templi, più belli delle opere di Fidia e di Prassitele dall’anarchia dell’incubo sognante tu richiami alla luce del sole i volti di bellezze da tempo sepolte, che cos’è il cervello umano se non un naturale grandioso palinsesto? Il mio cervello è un palinsesto, come un palinsesto è il tuo cervello.  Infiniti strati di idee, immagini, sentimenti, sono scesi nel tuo cervello leggeri come la luce. Ti è parso che ogni strato successivo seppellisse tutti i precedenti. Pure, in realtà, non uno è stato distrutto”.  Ecco perché la pittura di Roberto Pagliaro guida l’osservatore a indagare una tessitura semantica e visiva colta, ricca di riferimenti storici e culturali in cui simboli di palese significato si affiancano ad altri di più sottile e criptica interpretazione. L’artista costruisce una mappa cognitiva della storia dell’uomo nel suo inesauribile bisogno di conoscenza a livello emotivo e spirituale. Roberto Pagliaro attinge infatti ai preziosi insegnamenti della scuola metafisica e di quella surrealista, presupposti che dettano le coordinate strutturali ai suoi dipinti tramite atmosfere sospese tra sogno e realtà, in una dimensione dove i concetti di impossibile e di invisibile si rendono manifesti. L’artista padroneggia con fermezza le nozioni anatomiche e l’arte del disegno, in modo che le sue opere possano alludere a quel reale che studiano con grande forza espressiva. Nelle sue opere regna l’equilibrio, pieni e vuoti si susseguono con ordine, svelando gradualmente la riflessione che egli sottende,  con la stessa capacità narrativa di uno scritto poetico. Le pennellate  dense e decise stendono colori brillanti, che rendono la visione vivida, con i personaggi e gli oggetti che sembrano pronti a emergere dalla tela per intrecciare la loro storia alla nostra. Con uno sguardo capace di accarezzare il passato più remoto e di renderlo nuovamente attuale, mostrando all’osservatore le intime connessioni che percorrono e uniscono la nostra storia. Roberto Pagliaro cerca nella pittura una possibile risposta ai quesiti che da sempre abitano la mente dell’uomo, mostrando come l’evoluzione dello spirito possa avvenire soltanto se si è capaci di guardare oltre, di immaginare un presente possibile. ma senza dimenticare da dove proveniamo.

Redazione