00 3 min 4 anni

MADDALONI- (di Francesco Schiavone) Grazie al direttore Ugo Rufino abbiamo avuto la possibilità di presentare il nostro progetto editoriale a Cracovia presso Istituto Italiano di Cultura durante manifestazione che si è tenuta nella giornata di Giovedì 10 Ottobre con l’onore di essere annoverati tra le eccellenze casertane.

Speranzosi nell’ aver fatto un altro piccolo passo verso la realizzazione di quel ponte che stiamo tentando di costruire tra noi e la Polonia, torniamo soddisfatti da una quattro giorni ricca di proposte e progetti da portare a termine, sempre consapevoli dei nostri mezzi ma sempre decisi ad andare avanti per la nostra strada. Dopo aver presentato la casa editrice, le collane da noi pubblicate e i libri in uscita tra Ottobre e Novembre,“Il monte Taigeto” di Anna Dziewit-Meller, un romanzo che in Polonia ha venduto 25.000 copie ambientato in Slesia alla fine seconda guerra mondiale, “Bohin” di Tadeusz Konwicki, uno dei più importanti romanzieri polacchi del Novecento e “Felice come una coda di cane” di Anna Świrszczyńska, poetessa tradotta dal luminare della letteratura polacca in Italia, Andrea Ceccherelli, ci siamo soffermati anche sulla realtà nella quale viviamo, una realtà che troppo spesso viene ricordata solo per i suoi mali e invece, presenta tante eccellenze, come quelle intervenute con noi a Cracovia: la professoressa Jolanda Capriglione con la presentazione degli spazi museali casertani; il professor Luigi Crimaco, in veste di scrittore a presentare il suo “Sinuessa. L’eredità di Cesare”; le Cantine Collefasanie ovviamente il direttore Ugo Rufino, persona di una cultura ma anche di una gentilezza incommensurabili.

“Quando i miei alunni in classe mi chiedono il perché ci ricordano sempre per la spazzatura e la terra dei fuochi, io dico loro che siamo noi a dover essere i fuochi, il buio è il male, più fuochi riusciamo ad accendere più il buio lascerà spazio alla luce di nuove realtà che faranno cambiare idea a tutti sul nostro territorio.

Forse noi facciamo il processo inverso, cioè portiamo letteratura dalla Polonia all’Italia, ma siamo ben consapevoli delle nostre origini e vogliamo farle conoscere anche in terra polacca”.

Questa è una parte del nostro intervento presso l’Istituto. La Parlesia ha inoltre, nell’ambito della presentazione del libro “La mente inquieta” di Massimo Cacciari,ha donato “Uomini Renna” reportage di Mariusz Wilk, tradotto per la prima volta in Italia, al filosofo che sabato mattina ha tenuto col fiato sospeso centinaia di maddalonesi accorsi per ascoltarlo

Redazione