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(di Vincenzo Lombardi) – Diciannove anni di costanti successi, altrettanti spettacoli messi in scena spaziando dal repertorio classico ai liberi adattamenti moderni con commedie brillanti che hanno sempre un risvolto umano e un messaggio che rimane dopo aver lasciato la sala. Un teatro, inoltre, che ha sempre camminato a braccetto con beneficenza e solidarietà. Ad un passo dallo straordinario traguardo dei venti anni di attività, la Compagnia Teatrale “Gli amici del treno per Napoli delle 06.30”, diretta da Michele Cupito, non può più essere definita una scommessa. Siamo di fronte, invece, ad una realtà capace di crescere e maturare nel tempo, capace di allestire spettacoli complessi ed imponenti (che spesso si trasformano in piccoli musical con tanto di corpo di ballo in scena) e di espandere il suo verbo oltre i classici confini teatrali (il buon Cupito si occupa anche di laboratori per ragazzi e di tante altre iniziative e rassegne). Una passione sconfinata per il teatro, quella di Michele, che nasce sui banchi di scuola per poi intraprendere importanti cammini. “Devo tutto ai miei genitori. Da ragazzo – ricorda l’attore e regista maddalonese – invece di comprarmi il motorino mi portavano a teatro a vedere i grandi classici della scuola napoletana. Ed è stato subito amore con il palcoscenico”. Inequivocabile biglietto da visita della Compagnia è la beneficenza e la solidarietà verso le fasce minori e disagiate. In questi anni il gruppo teatrale, oltre a raggiungere numeri strabilianti di spettatori, ha sensibilizzato il pubblico nei confronti di problemi come la disabilità, la psicomotricità, il randagismo, gli aiuti alla Caritas, il sostegno alla Croce Rossa Italiana con la donazione di defibrillatori. Un teatro che lascia il segno: fa divertire il pubblico ed aiuta chi ha bisogno. Quella che diciannove anni fa era una pazza idea, ora è diventata una “mission” di successo.

Sarà così anche per il prossimo attesissimo appuntamento della “Compagnia” previsto al Teatro Izzo di Caserta (28 dicembre e 4 gennaio alle 20.30, il 29 dicembre e il 5 gennaio alle 18.15, si procede a gonfie vele verso il “sold out”). Un saluto al 2019 e un benvenuto al 2020 con la divertentissima “Non sono un Gigolò”, testo di Sasà Palumbo, riadattato e diretto da Michele Cupito. Una commedia brillante dove si fondono equivoci, risate sin dall’apertura del sipario, colpi di scena e un vorticoso giro di personaggi che terrà il pubblico concentrato fino alla fine. “Non sono un Gigolò” parte, paradossalmente, da un dramma, quello del suo protagonista principale (un Michele Cupito nei panni di uno Chef non proprio affermato come quelli che vediamo in TV), per poi scorrere lungo i canali del buon umore, fino al messaggio contenuto nelle ultime fasi della commedia. Nobilissima e toccante la causa sposata dallo spettacolo. Parte dell’incasso delle quattro repliche in programma al Teatro Izzo, sarà devoluto a “La vita è un dono prezioso – Tiziano Onlus”, l’Associazione che nasce nel ricordo di Tiziano della Ratta, il carabiniere barbaramente ucciso durante una rapina in una gioielleria di Maddaloni nel 2013. L’Associazione si occupa e sostiene i reparti pediatrici con l’intento di donare attrezzature di supporto per le complicazioni post nascita. “A Maddaloni – commenta Michele Cupito – si è spenta la vita di una persona fantastica, un uomo che difendeva lo Stato ma soprattutto un marito e un padre esemplare. Nel mio piccolo, da maddalonese purosangue, voglio restituire un briciolo di riconoscenza alla Onlus che porta il nome di Tiziano Della Ratta. Con questo spettacolo ci proponiamo di acquistare una culletta termica che poi doneremo all’associazione”. Dunque se Michele Cupito non è un gigolò…cosa mai sarà? Scopritelo il 28 dicembre e 4 gennaio alle 20.30, il 29 dicembre e il 5 gennaio alle 18.15 al Teatro Izzo di Caserta, nell’attesa di una grandissima sorpresa che la Compagnia sta preparando per il nuovo anno. Cosa dire di più…pazziata-ta…pazziata-ta…

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Vincenzo Lombardi