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L’iniziativa della Fondazione per contrastare la violenza di genere, valorizzare i talenti femminili e ricordare la giovane napoletana, trovata senza vita nel boschetto di Carditello

Il Real Sito di Carditello ha ospitato la prima edizione del Premio nazionale CoraggiosamenteDonna, promosso dall’associazione Rise Up! in collaborazione con la Fondazione.

Un evento che si propone di celebrare le donne che si sono distinte per impegno, dedizione e successo in diversi ambiti della società. Storie che rappresentano un modello di coraggio e determinazione per costruire un futuro più equo e inclusivo.

Questa iniziativa – dichiara il presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni – esprime tutta la voglia di riscatto della nostra comunità e conferma la centralità del Real Sito come luogo di riferimento, da un punto di vista sociale e culturale. La Fondazione, oltre a tutelare il notevole patrimonio storico, artistico e ambientale, è impegnata in prima linea in attività di inclusione sociale, sostenendo la cultura della legalità e cercando di riaffermare l’identità del territorio. Abbiamo deciso di istituire una borsa di studio per progetti dedicati al contrasto della violenza di genere e alla valorizzazione dei talenti femminili, in memoria della giovane Romina Del Gaudio, promoter napoletana di 20 anni trovata morta nel 2004 e vittima, probabilmente, di femminicidio. I suoi resti, segnalati da una telefonata anonima dopo giorni di inutili ricerche, erano stati abbandonati nel boschetto di Carditello, considerato all’epoca alla stregua di una discarica. A distanza di 20 anni il delitto è ancora senza colpevole. Un tragico evento che non dobbiamo dimenticare e che rappresenta anche tutto quello che Carditello non sarà più”.

Una missione che rafforza l’antica vocazione del Real Sito di Carditello, prima fattoria sperimentale e poi culla di contaminazioni artistiche, ispirata proprio dalla donna che, più di tutte, ha contributo a promuovere la parità di genere.

Il ruolo decisivo di Maria Carolina, regina promotrice del Codice delle Leggi Leuciane e sostenitrice delle politiche sull’uguaglianza sociale, ancora oggi è un esempio di coraggio e resilienza per tutte le donne di valore che lottano per realizzare i propri sogni e combattono per occupare ruoli ritenuti prevalentemente maschili. La Fondazione è e sarà sempre a disposizione della cittadinanza attiva e di tutte le associazioni che intendono proporre collaborazioni istituzionali e iniziative rivolte all’inclusione sociale e alle tematiche di genere, contro ogni forma di discriminazione. L’obiettivo – conclude il presidente Maddaloni – è stimolare interventi volti a favorire la parità tra uomo e donna in tutti i settori“.

Nel corso della cerimonia – dopo i saluti del presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni, e del vescovo di Caserta, mons. Pietro Lagnese – sono intervenuti tra gli altri: ambasciatore del Sud Sudan, Dhanojok Obongo; deputata Ylenja Lucaselli, promotrice dell’intergruppo parlamentare “One Health” e sostenitrice della legge sull’oblio oncologico; onorevoli Marco Cerreto e Gimmi Cangiano; assessore della Regione Campania, Armida Filippelli; consigliera di Parità effettiva della Regione Campania, Domenica Lomazzo; vice presidente della Provincia di Caserta, Olga Diana; presidente associazione Rise Up!, Lucia Cerullo; presidente Asso.Vo.Ce Caserta, Elena Pera; attrice e imprenditrice italiana, Valeria Marini; presidente Boeing Italia, Angela Natale; la casertana Viviana Cavaliere, già a 26 anni nel pool di ricercatori del bosone di Higgs.

Menzione speciale per i genitori della giornalista del programma “Le Iene”, Nadia Toffa.

Redazione