00 3 min 2 anni

I simboli indiscussi della lotta al COVID insieme con il grande “faro” di sempre. Al Villaggio dei Ragazzi ritorna puntuale la tradizione del Presepe allestito sotto il porticato del Cortile dei Tritoni. In queste ore si sta provvedendo agli ultimi ritocchi in attesa dell’accensione ufficiale. Una tradizione che affonda nel tempo e che non è stata mai soppressa nemmeno nei momenti più difficili. Anche quest’anno il “Presepe del Villaggio” è stato allestito grazie al prezioso ed appassionato contributo di una delegazione di studenti delle varie Scuole Superiori che hanno collaborato alla realizzazione, felici di prendere parte ad una storica attività formativa. Nel classico scenario che rimanda ai temi del Settecento Napoletano, è comparsa una statuina di chiaro stampo moderno. È una delle recenti creazioni nate a San Gregorio Armeno, la strada dei presepi e delle botteghe che si tramandano da generazioni, famosa in tutto il mondo. La statuina raffigura l’infermiera impegnata a salvare l’Italia dal dramma del Coronavirus. Stringe intorno a sé lo Stivale Tricolore e ci ricorda, una volta di più, l’immenso lavoro svolto da tutti gli operatori sanitari.

La bellissima creazione degli artigiani di San Gregorio Armeno nel Presepe del “Villaggio”

Un piccolo ma sentito omaggio a tutti gli ‘eroi’ della quotidianità diventati autentici simboli nella lotta al virus in questi terribili ultimi venti mesi della nostra vita. Il Villaggio dei Ragazzi, attraverso la realizzazione del suo incantevole Presepe, ha voluto rendere omaggio ai valori della solidarietà e della generosità testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone. La statuina dell’infermiera che abbraccia all’Italia è sicuramente tra i simboli che meglio rappresentano questi valori associati all’eccellenza della grande tradizione artigianale di San Gregorio Armeno. Un sentito segno di riconoscenza da parte della Fondazione Villaggio dei Ragazzi verso infermieri, dottori e volontari che ancora lottano per sconfiggere la pandemia con coraggio e grande sacrificio. Immancabile, inoltre, la più bella ed emozionante delle presenze: la storica statuina di Don Salvatore d’Angelo, fondatore del Villaggio, raffigurato in uno dei suoi più famosi e rappresentativi momenti quotidiani. Tra vecchia e nuova tradizione, tra qualche giorno saranno accese le luci su un Presepe che omaggia e soprattutto non dimentica i suoi grandi eroi.

Don Salvatore D’Angelo che riceve l’eterno amico Giulio Andreotti: simboli e storia del “Villaggio”
Vincenzo Lombardi