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Parità di trattamento, anche economico tra gli operatori della difesa e quelli della sicurezza, entrami impegnati a contrastare l’emergenza Covid-19. L’on. Antonio Del Monaco scrive, per rivendicare i diritti dei militari, al presidente del consiglio Giuseppe Conte.

Oggetto: richiesta paritario trattamento comparto Difesa e Sicurezza
Illustre Presidente Conte, Le scrivo questa Lettera, non come parlamentare, ma come uomo Comandante che ha servito il Paese in uniforme per oltre 40 anni. Durante il periodo di servizio ho avuto modo di apprezzare la generosità e lo spirito di abnegazione dei soldati dell’Esercito italiano già dai tempi della leva obbligatoria. Le Forze Armate sono state sempre al servizio del popolo e della nostra amata Repubblica contribuendo in maniera sostanziale alla tenuta democratica dello Stato, ogni qual volta
ce ne fosse bisogno, intervenendo in ogni situazione di emergenza del Paese. Innegabile è il contributo dell’Esercito nell’attuale situazione di pandemia connessa al COVID 19. L’Esercito, in questo momento tragico per la Nazione, non si limita a concorrere alla sicurezza pubblica, come fanno per compito istituzionale le forze dell’ordine. L’Esercito è molto di più, fa molto di più: schiera ospedali da campo a favore della popolazione, mette a disposizione i propri ospedali militari, invia medici ed infermieri negli ospedali civili a supportare la stremata sanità pubblica, mette a isposizione migliaia di posti letto nelle proprie strutture per isolare i positivi al virus, sposta con i propri camion le bare dei morti fuori dalle Regioni, produce disinfettanti e medicine che non sono disponibili sul mercato presso l’istituto Farmaceutico Militare, contribuisce con maestranze tecniche ed ingegneristiche a costruire respiratori polmonari e mascherine. Probabilmente l’elenco delle attività non è completo e qualcosa mi sfugge, ma quello che è certo è che in questa circostanza le Forze Armate hanno messo a disposizioni della Nazione in tempi rapidissimi capacità che nessun’altra istituzione della Repubblica è in grado schierare in tutto lo spettro delle esigenze. In questo frangente, tra l’altro, le Forze Armate continuano a supportare i terremotati, a disinnescare bombe sul territorio, ad assicurare tantissime attività per il bene comune, oltre a continuare nelle missioni all’estero. Ciò premesso, ritengo doveroso portare alla Sua attenzione quanto recentemente accaduto tra i dicasteri Difesa ed Interni, allorquando i rappresentanti del Ministero degli Interni hanno espresso parere negativo circa un emendamento avanzato dal Ministero della Difesa, volto a garantire maggiori risorse per lo straordinario effettuato dal personale delle Forze Armate impegnate nell’operazione “strade sicure” e per quello impiegato nell’emergenza COVID 19. Appare, a parere dello scrivente, del tutto fuori luogo assumere prese di posizioni a difesa dello “status quo” degli organi di polizia, delle quali, in questo preciso istante, la
nostra nazione non ne comprenderebbe la logica visto ciò che L’Esercito e le Forze Armate stanno facendo per la Nazione. Non è una questione economica, ma di pari dignità fra emerite istituzioni della Repubblica.
È invece encomiabile il lavoro che il personale dell’Esercito italiano, sta ponendo al servizio della nazione con il solo obiettivo di soccorrere le popolazioni duramente colpite dalla pandemia. Mi appello, pertanto ad un suo autorevole intervento, affinché in fase di stesura ed approvazione dei prossimi provvedimenti di legge, venga riconosciuto anche al personale
delle Forze Armate il paritetico trattamento economico del personale delle forze di polizia. Non è più tempo di divisioni nell’ambito del comparto sicurezza e difesa. L’auspicio di tutti è che il lavoro sinergico tra tutte le componenti dello Stato possa al più presto portare l’Italia fuori da questo periodo buio.
Distinti saluti.
On. Gen. Antonio del Monaco

Redazione