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Sono i volti simbolo del momento. Si sprecano definizioni ed elogi: da “Nuovi Eroi” ad “Angeli Bianchi”. In prima linea per salvaguardare le nostre vite, esponendo a rischio le loro. Un’intera nazione si sta stringendo in un commovente abbraccio a medici ed infermieri che, più di chiunque altro, rappresentano l’immagine coraggiosa della stremante lotta al COVID-19.

Oltre gli attestati di stima e solidarietà, esiste una situazione esplosiva e a tratti drammatica nell’intero comparto sanitario. Abbiamo provato a capirci qualcosa con chi sta lottando quotidianamente contro la pandemia. Giornale News ha voluto ascoltare pareri e considerazioni di Pierino Di Silverio, dottore, calabrese di nascita ma casertano di adozione, impegnato in prima linea sia in vesti professionali come dirigente medico in servizio presso il Centro Regionale Trapianti, sia in quelle sindacali come Responsabile Nazionale della ANAAO Giovani.

  • Il dramma del Corona Virus: siamo stati troppo leggeri tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio quando il contagio ha fatto la sua primissima comparsa, oppure era davvero impossibile prevedere una situazione come quella attuale

Inutile nascondere una sottovalutazione del problema nella sua prima fase ma, era davvero difficile prevedere un’evoluzione così drammatica. Anche il fattore esperienza ha avuto il suo peso. La Sanità Italiana non si è fatta trovare pronta”.

  • La gente vede dottori ed infermieri come i nuovi idoli. Tutto bellissimo. Vuole dirci, però, l’attuale situazione negli ospedali della Campania?

Nonostante le ottime misure di contenimento sociale adottate dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca, il caos regno sovrano dal punto di vista strettamente sanitario. Operatori costretti a lavorare senza le più elementari protezioni (mascherine, camici, tamponi solo se si diventa sintomatici.) ma, soprattutto tanti presidi in stato di totale sofferenza e con una organizzazione poco chiara. Non si conosce ancora il numero preciso dei posti disponibili in rianimazione e c’è confusione tra Ospedali COVID e Punti COVID. Strutture allo stremo e tutto questo, ovviamente, non giova all’emergenza”.

  • Possiamo affermare che gli operatori del settore stanno combattendo una guerra senza armi?

Siamo – afferma deciso il dottor Di Silverio – come i soldati al fronte senza scudo, senza armi e soprattutto senza tutele. Il Corona Virus sta mettendo in risalto il depauperamento messo in atto al Sud nei confronti della sanità negli ultimi dieci anni. In Campania, ad esempio, c’è stato il blocco del turn-over. Per dieci anni non sono stati assunti medici ed infermieri e ci sono stati tagli “fuorilegge” ad un comparto eccellente come quello della sanità italiana. Per anni la politica ci ha visti come un costo anziché una risorsa”.

  • Con il risultato che abbiamo spacciatori con il reddito di cittadinanza ed infermieri senza mascherina…

Ripeto, il nostro sistema sanitario è unico al mondo, lo stiamo dimostrando in questo momento drammatico. Purtroppo per tantissimi anni la sanità è stata il bancomat della nostra politica. Bisognava trovare risorse economiche per altri settori ed opere? I primi tagli erano quelli alla sanità. Oggi stiamo pagando un conto salatissimo…

  • Avrà certamente saputo delle migliaia di giovani dottori ed infermieri che hanno risposto alla chiamata del Governo per recarsi in Lombardia

Semplicemente encomiabili. Mi sono commosso nel vedere tanti colleghi partire per il “fronte” senza tutele. Dall’altra parte cresce la rabbia nel sapere i contratti che sono stati applicati a questi ragazzi. Degli autentici scempi”.

Il dr. Pierino Di Silverio
  • Come è cambiata la vita in corsia in questo periodo

È cambiato il nostro modo di essere figli, mariti, padri. Cerchiamo di stare il più lontano possibile dalle famiglie proprio per tutelare i nostri cari. Ci sono colleghi che mancano da casa da oltre quindici giorni. Al lavoro, invece, siamo testimoni di situazioni orribili. Ci muore la gente tra le braccia senza che possiamo fare nulla. Ci sentiamo esausti perché mai avremmo creduto di assistere ad un tale sterminio in un’epoca moderna e tecnologica”.

  • È una domanda nella quale ci rifugiamo per cercare di trovare un briciolo di ottimismo: quale la sua previsione sulla fine della pandemia?

La previsione è francamente impossibile ma, c’è una speranza forte e concreta. Ognuno di noi deve fare la sua piccola parte, rispettando poche ma fondamentali regole. Basta un piccolo contributo per poter vincere questa guerra. Ci vorrà tanta pazienza e tanto impegno, perché parliamo di un virus che non guarda in faccia a nessuno. Questa guerra – conclude Pierino Di Silverio – non ha bisogno di martiri e di eroi, solo di tanto buon senso”.

Vincenzo Lombardi