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La decisione è stata assunta dopo una conference call tra il Primo Ministro giapponese Abe e il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach. Intanto la UEFA rinvia le finali di Champions ed Europa League

Dopo Euro 2020, arriva anche l’ufficialità del rinvio dei Giochi olimpici al 2021. La 32ª edizione si sarebbe dovuta svolgere a Tokio tra il 24 luglio e il 9 agosto ma l’emergenza Coronavirus ha spinto il primo ministro del Giappone Shinzo Abe e il presidente del CIO Thomas Bach a decidere lo slittamento alla prossima estate. Una decisione ritenuta inevitabile – nonostante la grave perdita in termini economici che ne deriverà – dato l’aumento dei contagi nel mondo. Inoltre tante sono state le pressioni delle diverse federazioni, che avrebbero potuto decidere anche di non partecipare ai Giochi nel caso in cui non fossero stati spostati.

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LE PRIME IPOTESI

Tra due giorni sarebbe dovuta partire da Fukushima la torcia olimpica, che ora resterà in Giappone. Prima della scelta di far slittare i Giochi al 2021, si erano prese in considerazione altre ipotesi. La prima, quella di spostare l’inizio al 21 agosto: questo per rispettare termini contrattuali e consegne, come nel caso delle abitazioni del Villaggio Olimpico già vendute a privati cittadini per milioni di euro. La seconda, quella di disputare la 32ª edizione in autunno. Alla fine si è deciso per la prossima estate, scelta gradita da sponsor e televisioni che hanno fatto grandi investimenti nei giochi. Da capire ora cosa succederà per i mondiali di atletica leggera e di nuoto, in programma nell’estate 2021. Per quanto riguarda le qualificazioni ai Giochi, saranno congelate quelle già effettuate, mentre quelle da disputare saranno svolte appena non ci saranno più pericoli alla salute degli atleti.

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CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE, FINALI RINVIATE

Le finali delle due maggiori coppe europee si sarebbero dovute tenere rispettivamente il il 30 maggio a Istanbul e il 27 maggio a Danzica. La UEFA, dinanzi all’emergenza Coronavirus, ha deciso per il rinvio a data da destinarsi. Il massimo organo calcistico europeo infatti, vuole capire l’evolversi della pandemia prima di poter indicare date certe. La UEFA inoltre dovrà decidere sulle modalità di proseguimento delle due competizione e individuare il giorno in cui far disputare le due finali, in modo anche da non entrare in conflitto con i campionati nazionali. Restano possibili le ipotesi di partite uniche, final four o eight, e di play off e play out per i campionati. Il tutto dipenderà da quando si potrà ritornare in campo. Il che non esclude che la fine della stagione calcistica possa andare oltre il 30 giugno, giorno di scadenza di contratti di tanti giocatori.

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Luigi Ottobre