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Un appello alla Protezione Civile e al Presidente della Giunta della Regione Campania perché ripensino le disposizioni che assegnano, tra i dispositivi di protezione individuale ai medici del servizio di emergenza territoriale-118, i camici chirurgici monouso.

 A lanciarlo è Paolo Ficco, presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, per il quale “l’allarme dei medici del servizio 118 di Caserta sull’inadeguatezza dei camici chirurgici, di sicuro sufficienti a garantire il contenimento biologico nei reparti ma non a scongiurare il rischio del contagio da coronavirus durante le manovre con pazienti contagiati, è più che legittimo”.

“Questi camici – spiega il presidente del Saues – non sono assolutamente adatti ai medici che svolgono il servizio di emergenza territoriale perché, oltre a non avere il copricapo, possono imbrigliarsi facilmente nelle operazioni di manovra con pericolo non solo di contagio, ma anche di lesioni personali”.

“Il SAUES, all’unanimità dei propri iscritti rivolge dunque una vibrato appello a tutte le istituzioni sanitarie affinché a tutti i medici del Servizio 118 siano garantite le tute cosi come previste per agli operatori impegnati nelle terapie sub intensive, intensive e nelle rianimazioni”.

Redazione