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Il Governo presieduto da Giuseppe Conte dovrà ratificare con un decreto la decisione presa dal CONI: stop a tutte le attività sportive fino al 3 aprile

Terminata la riunione straordinaria del CONI voluta dal presidente Giovanni Malagò in seguito alla diffusione in Italia dell’epidemia Coronavirus, emergenza che sta toccando anche il mondo dello sport. Al termine dell’incontro è stato deciso lo stop di tutte le attività sportive a ogni livello sul territorio almeno fino al prossimo 3 aprile. Per rendere effettiva la decisione è tuttavia necessario l’intervento del Governo con “un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità”.

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STOP ALLA SERIE A

La decisione coinvolge anche la Serie A: domani la FIGC si riunirà in un consiglio federale straordinario per decidere il futuro del campionato. Al momento 3 sono le ipotesi percorribili, salvo sorprese.

1 – La più probabile è chiedere lo slittamento degli Europei, in programma dal 12 giugno al 12 luglio, anche se i giocatori dovranno essere a disposizione dei CT dal primo giugno. Questo consentirebbe il recupero dei match, con i campionati che terminerebbero a giugno. L’UEFA potrebbe anche valutare l’idea di far disputare gli Europei nel 2021.

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2 – La seconda ipotesi riguarda lo studio di un calendario alternativo nel caso in cui la UEFA non fosse d’accordo con lo slittamento di Euro2020. Una strada non da tutti condivisa, poiché porterebbe le squadre a scendere in campo ogni 2 giorni. Ci sono poi ancora le semifinali di Coppa Italia – e ovviamente la finale – da disputare. Si potrebbero recuperare a giugno, “rubando” qualche giorno ai CT delle Nazionali. A meno che non si scelga di giocare la Coppa ad agosto, prima dell’inizio della Serie A 20/21.

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3 – Infine l’ipotesi meno probabile, ma da considerare: dichiarare finito il campionato. Come fare non è chiaro, poiché si tratta di una fattispecie non contemplata dallo statuto della FIGC. In questo caso la classifica verrebbe congelata e lo scudetto non sarebbe assegnato. Le squadre in lotta per la salvezza resterebbero in Serie A, mentre toccherebbe al Consiglio Federale stilare una classifica (non tutte le squadre hanno disputato lo stesso numero di partite) per designare le squadre partecipanti alle prossime coppe europee. Una situazione complicata, poiché significherebbe togliere – ad esempio – la chance alla Lazio di lottare per lo scudetto, o impedire al Benevento di salire in Serie A dopo l’ottima stagione finora disputata in Serie B. L’ultima volta che il campionato è stato sospeso è stato il 23 maggio 1915, giorno dell’entrata nella Prima Guerra Mondiale dell’Italia.

Luigi Ottobre