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Si pianificano l’intervento di riqualificazione dell’Appia (dai Giardinetti a Cervino), acquisizione di nuove strade e il recupero del Lazzeretto

MADDALONI- Prove tecniche di intesa, atto secondo. Si va verso un secondo protocollo, d’intesa ovviamente, tra il Comune di Maddaloni e Rete ferroviaria italiana (Rfi). E prima che si giunga ad una nuova firma, il sindaco Andrea De Filippo e l’on. Antonio Del Monaco (M5S) hanno incontrato il nuovo commissario della Napoli-Bari Roberto Pagone. L’occasione è stata propizia per riannodare i rapporti istituzionali; riepilogare le intese trovate con il predecessore Maurizio Gentile e lavorare alla nuovo protocollo 2.0. Con l’on. Antonio Del Monaco (M5S) facciamo il punto della situazione su un accordo che contribuirà a cambiare il volto e le infrastrutture urbane.

Con la nuova dirigenza si rinnova l’intesa già trovata con l’ing. Maurizio Gentile?

Con la nuova dirigenza si lavora in continuità. Il fatto nuovo è che si è entrati in una nuova fase operativa.

Sarebbe?

C’è bisogno di un lasso di tempo tecnico, almeno 15 giorni, per una verifica documentale e tecnica sulle opere, le richieste e i progetti che si vuole realizzare in collaborazione.

E in questi 15 giorni, su cosa si faranno le verifiche?

Allora, all’ordine del giorno c’è l’intervento di riqualificazione della statale Appia. Con lo scavo della trincea ferroviaria, la costruzione del lungo ponte di 200 metri, c’è anche la richiesta di una riqualificazione della statale da località Giardinetti fino al bivio per Cervino. Ma c’è di più perché, come anticipato più volte dal sindaco De Filippo, il comune intende acquisire allo stradario comunale tutte le infrastrutture viarie di cantiere o per la deviazione dei flussi veicolari. E su questo, c’è la massima disponibilità.

E poi ancora, cosa altro bolle in pentola? Cosa si vuole inserire nel protocollo 2.0?

La questione Lazzeretto ovvero la riqualificazione, con il placet della Soprintendenza, per creare un museo-laboratorio-. biblioteca dove esporre i reperti ritrovati sull’Appia Antica.

E c’è dell’altro?

Si vogliamo coinvolgere, Rfi anche in altri progetti come la sistemazione della villa Boscorotto e l’adeguamento della viabilità extraurbana anche se questi sono argomenti di non stretta pertinenza del protocollo 2.0.

A quanti potrebbero obiettare che si tratta di annunci, cosa risponde?

Rispondo in tre modi diversi. Prima risposta: non sono annunci visto che è stato firmato un primo protocollo d’intesa per la soppressione dei passaggi a livello urbani e la costruzione di una viabilità alternativa che vale 40 milioni di euro a cui vanno sommati i due milioni di euro per il Ponte Vapore. Basterebbe solo questo per ribaltare le figuracce accumulate da 40 anni di insipienza, incapacità e inefficienza. Ma non voglio inferire: da militare, mi hanno insegnato che non si spara sulla croce rossa. Seconda risposta: non sono annunci perché i cantieri sono già operativi. Quindi si tratta di aggiungere le opere di compensazione integrative. Terza risposta: qui è stata fatta una rivoluzione copernicana. Al posto delle solite questue, con il cappello in mano, in ginocchio o in pellegrinaggio presso i consiglieri regionali e parlamentari di turno, le solite mediazioni dei progettisti-profeti della mai realizzate opere viarie e ferroviarie nel casertano, è in atto una rivoluzione copernicana. Il confronto, faccia a faccia, occhi negli occhi, tra il sindaco, il territorio e i responsabili apicali di Rfi. Il risultato sono i progetti esecutivi e le opere in corso e non i soliti annunci ammuffiti e bugiardi che hanno dominato il dibattito perdente dei politici casertani dall’intermodalità, alle strutture ferroviarie gigantesche, agli aeroporti cargo fino alle metropolitane leggere e pesanti…

La firma del primo protocollo d’intesa con l’ing. Maurizio Gentile del settembre 2019
Redazione