00 3 min 3 anni
Grande euforia per l’Azienda Sanitaria Locale di Caserta dopo il successo dell’iniziativa che ha coinvolto oltre 2000 persone sotto i 30 anni

Marcianise – È stata intitolata la “notte brava dei vaccini“, l’iniziativa voluta dalla ASL di Caserta che ha consentito di somministrare Vaxzevria – il vaccino di AstraZeneca – a un gran numero di under 30. È stata l’occasione per trasformare la “movida” in un momento di grande partecipazione alla campagna vaccinale, principale strumento di lotta al Covid-19. Una formula quella del “free vaccine” che già si spera possa essere ripetuta appena ci sarà la disponibilità di nuove dosi. Con l’augurio che si possa allargare anche ad altre zone della provincia e – perché no – dell’intero territorio nazionale.

“Chi poteva Immaginare che le vaccinazioni diventassero un felice happening per i giovani e i «diversamente giovani» all’insegna della fiducia, della allegra partecipazione, del beneficio dello stare insieme? E che la movida, per una volta, non significasse irresponsabilità e negazionismo ma voglia di reagire e dimostrazione di speranza?”, le dichiarazioni di Ferdinando Russo, Direttore Generale della ASL. Sono stati vaccinati 2478 giovani provenienti da ogni parte. Un successo inaspettato che, tuttavia, l’ASL di Caserta ha saputo gestire soprattutto grazie alla mobilitazione di tutto il suo personale.

La formula impiegata ha assunto quasi i contorni di un momento di festa

Le file di attesa, tanto temute, sono state percepite come un’occasione di divertimento e di distensione. Un modo per celebrare la ripartenza dopo mesi di sofferenza. “Questi giovani under 30, tanto spesso accusati di condotte irresponsabili, hanno dato smacco al paese, mostrando di essere più furbi delle fake news contro questo o quel vaccino, fiduciosi nella scienza e nella medicina, più allegri, tolleranti e partecipativi di altre fasce di età” – continua Russo. Che poi conclude: “Come Direttore dell’ASL Caserta, devo necessariamente rimarcare lo spirito di abnegazione dei miei collaboratori che ha consentito di trasformare la voglia di rimettersi in gioco dei più giovani in una festa collettiva“.

Luigi Ottobre