00 4 min 3 anni
Antonio Del Monaco
Attenzione continua all’avanzamento dei lavori. Pronti tutti i sostegni per il montaggio della trave in alluminio ignifuga e antifulmini

MADDALONI- Imboccata la strada della piena trasparenza delle comunicazione e anche quella delle verifiche estese a tutta via Cancello. Terza settimana di ripresa dei lavori del Ponte Vapore. Continua il monitoraggio dell’avanzamento delle opere in corso. Anche questa mattina, come promesso ai residenti, l’on. Antonio Del Monaco (M5S) è tornato a fare il punto della progressione dei lavori.

A che punto siamo arrivati e quali sono le prospettive?

Completati gli scavi dei plinti, la messa in opera del calcestruzzo e sono state costruite pure le piastre di appoggio cui sarà costruita in loco la trave portante per il prolungamento fuoriterra del metanodotto.

La messa in opera della trave quando avverrà?

Secondo le indicazioni di Italgas bisognerà aspettare circa 10 giorni per l’assestamento delle strutture e il completamento dei lavori in corso.

Quindi ci sarà una pausa?

No. Completati gli appoggi continua la costruzione della trave in alluminio lungo 25 metri. Vorrei che una cosa fosse chiara: anche quando non si è operativi in cantiere continuano i lavori in officina. Andrò personalmente a Rotondi, presso la Cem (azienda incaricata di costruire l’opera) per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Calendario alla mano si è lavorato alacremente per accelerare il più possibile un intervento non banale e che è stato anticipato di oltre un mese rispetto al calendario annunciato.

Di oltre un mese?

Si, i lavori dovevano cominciare dal 15 maggio. E invece entro fine maggio saranno completati. Dopo di che cominceranno, senza soluzione di continuità, i lavori edili di abbattimento e ricostruzione del manufatto.

Ha spesso ripetuto che si punta alla luna e tutti guardano al dito. Nel caso Ponte Vapore come si declina questo aforisma?

Il Ponte Vapore è solo un tassello nel difficilissimo ritorno alla legalità, alla gestione ordinaria nella lotta al degrado ambientale e infrastrutturale in cui versa questo pezzo di territorio. Mi consta che nelle perizie Ctu, fatte nel 2012 e rimaste dimenticate e sepolte nei cassetti, solo incidentalmente o in maniera residuale si parlavano e di gravi lacune strutturali del Ponte Vapore. Il grosso dei rilievi, fatte dai tecnici su incarico del comune, riguardano le gravi carenze strutturali, le manomissioni ne le irregolarità presenti su tutta la tratta di via Cancello. Oggi, non ci si può più girare dall’altra parte e fare finta di nulla: abusi, scarichi fognari inaccettabili, scarichi di acque non a norma, accessi irregolari e altri, vanno analizzati uno per uno. Senza indugiare nelle polemiche, nelle lamentele e nelle chiacchiere. L’obiettivo è approdare ad adeguamento infrastrutturale globale indispensabile per la qualità della vita delle periferie. Basta con mettere la testa sotto la sabbia.

A breve, saranno appaltati i lavori per la fogna e altro. Si va anche in quella direzione…

Bene questo investimento che colma una lacuna pluridecennale. Ma vanno messe in evidenza tutte le anomalie. E poi Via Cancello è un’area residenziale: va tutelata questa vocazione, la vita dei cittadini e anche il patrimonio immobiliare privato. Questa strada non può essere la scorciatoia dei Tir che provenienti da tutta la Regione.

Le piastre di sostegno
Redazione