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Ottimo il percorso dell’Italia agli Europei di lotta; la Ferrari torna sul podio a distanza di 7 anni: nel 2014 fu oro a Sofia

L’Italia chiude i Campionati Europei 2021 di lotta disputati a Varsavia con 3 medaglie di bronzo e 2 quinti posti. I protagonisti dell’Europeo di Roma 2020 si sono confermati un anno più tardi: dopo Frank Chamizo e Dalma Caneva, infatti, colpisce anche Nikoloz Kakhelashvili, il greco romanista dei 97kg.

Kakhelashvili ha dominato la finale per il bronzo contro l’austriaco Markus Ragginger (4-0) e conquistato il terzo gradino del podio. Quinto invece Zaur Kabaloev: partito dai ripescaggi – dove ha battuto l’azero Namaz Rustamov – è andato a giocarsi la finale per il bronzo contro il turco Murat Firat. Il risultato di 3-1 testimonia un incontro equilibrato in cui il turco ha avuto, però, la meglio.

QUINTA MEDAGLIA CONTINENTALE PER LA FERRARI

Vanessa Ferrari ha vinto la medaglia di bronzo nel corpo libero agli Europei di ginnastica in svolgimento a Basilea. L’azzurra nel suo esercizio si è esibita sulle note di “Bella Ciao“, nel giorno che celebra la Liberazione. La Ferrari si è esibita con uno Tsukahara avvitato, un doppio teso, una doppia in presa, un enjambe’ cambio ad anello con enjambe’ cambio un giro, uno Tsukahara, un Gojan, un “Ferrari” (tour jetè ad anello con mezzo giro – l’elemento del codice dei punteggi che porta il suo nome) e una ribaltata teso avvitato. Con 13.600 punti si è piazzata dietro all’inglese Jessica Gadirova (oro) e alla russa Angelina Melnikova (argento).

Martina Maggio invece, anche lei qualificata per la finale al quadrato, si è fermata ai piedi del podio svizzero con il personale di 13.266. Entrata come sesta ginnasta dopo la Ferrari, ha eseguito bene la sua doppia in accosciata, il doppio teso, il salto teso avanti rondata flick doppio carpio, il fick tempo flick tempo flick doppio raccolto, l’avvitamento 1 ½ e l’enjambè cambio ad anello che le sono valsi la quarta posizione. La Maggio ha ottenuto anche il quinto posto alla trave. Nel maschile quarto posto alla sbarra per Carlo Macchini.

Luigi Ottobre