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Buona Festa della Liberazione ai lettori di giornalenews che seguono questa rubrica settimanale. 

Nella settimana appena trascorsa ci siamo molto concentrati sul consiglio comunale di Santa Maria a Vico, non ci mettiamo in questa sede a fare un lungo riassunto, ma in soldoni è successo che il bilancio di previsione è stato approvato e la maggioranza si è allargata con il voto favorevole di Clelia Signoriello, anche se bisogna dire che più che essere il tredicesimomembro di maggioranza, si tratta di una opposizione all’opposizione. 

Opposizione che vota con la maggioranza il piano triennale delle opere pubbliche, eppure, subito dopo il consiglio comunale accusa il sindaco di Megalomania proprio per questa visione esagerata delle opere da realizzare o realizzate, incongruenza fatta notare con un comunicato anche dal capogruppo di Città Domani 2.0 Marcantonio Ferrara.

Lo scontro forte in consiglio si è poi avuto su una mozione, poi non messa ai voti, riguardante l’impegno per la realizzazione di un centro vaccinale in Santa Maria a Vico. L’opposizione accusa il sindaco in particolar modo di realizzare atti senza coinvolgere la minoranza anche se poi a parole si vuole fare il contrario, poca concertazione. In vero anche la minoranza pare si stesse muovendo in tal senso senza “avvisare” il sindaco delle proprie iniziative. Forse sarebbe meglio almeno una volta a settimana sedersi a un tavolo tutti assieme e decidere le strategie migliori, perché dal problema covid se ne deve uscire tutt’assieme. 

Riguardo gli altri comuni, si attende adesso che San Felice a Cancello metta mano all’approvazione del bilancio, ma il tempo sta scadendo e pare che si sia davvero in alto mare, con la malattia del ragioniere Ciccozzi che sta creando parecchi grattacapi per trovare un altro tecnico che possa materialmente sostituirlo. Si è provata la carta dell’ex Pignata tramite una convenzione con il comune di Casal di Principe, ma non pare una strada percorribile, in quanto non sembra si possano stipulare quel tipo di convenzioni per comuni sopra i 15000abitanti. Si è completamento allo sbando.

Ad Arienzo tiene sempre banco la situazione scuola, il sindaco imperterrito non intende riaprire e consentire le lezioni in presenza causa aumento dei contagi sia nel proprio che nei comuni limitrofi. Oramai non fa manco più notizia. Sarà interessante controllare l’andamento del numero degli iscritti per il prossimo anno scolastico e vedere come hanno reagito le famiglie, in particolar modo quelle che spingono per le aperture.

Intanto la situazione Covid è preoccupante. I positivi stanno aumentato in maniera incontrollata sia a Cervino che a San Felice a Cancello e si spera che la campagna vaccinale prosegua spedita.

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Alfredo Ferrara