00 3 min 3 anni
La soddisfazione dei sindacati per una sentenza che fa giurisprudenza su scala nazionale

CASERTA- Vittoria dei dipendenti e vittoria dei sindacati. La Cassazione ha definitivamente ordinato il reintegro dei lavoratori Clp posti in quiescenza anticipata.

Con le sentenze pubblicate questa mattina, la Corte di Cassazione ha definitivamente decretato le
ragioni, già riconosciute dalla Corte di Appello di Napoli, dei lavoratori illegittimamente licenziati
dalla CLP Sviluppo Industriale Spa.
La nota società esercente il servizio di trasporto pubblico per le province di Napoli e Caserta, sul
presupposto che diversi dipendenti, personale viaggiante addetto ai servizi di trasporto
pubblico, avessero raggiunto l’età pensionabile al compimento dell’età per la pensione anticipata di
vecchiaia, pari a 62 anni, ha posto gli stessi in quiescenza, nonostante la loro espressa volontà di
permanere in servizio.
La FILT CGIL di Caserta si è immediatamente occupata della questione dei 10 lavoratori posti
illegittimamente in quiescenza, investendo della questione l’avv. Dario Abbate, dell’Ufficio Legale
della CGIL Territoriale.
Dopo un primo esito contrastante delle pronunce emesse dal Tribunale di Napoli, all’esito delle fasi
sommarie e di opposizione dei vai giudizi di primo grado, la Corte di Appello di Napoli ha accertato,
rispettivamente, confermando o revocando le sentenze di primo grado, il diritto di tutti i lavoratori,
assistiti dagli avvocati Dario Abbate e Delia Orsillo, ad essere reintegrati nel posto di lavoro in
precedenza occupato.
Con le suddette sentenze, la Cassazione questa mattina ha decretato la piena legittimità delle
pronunce emesse dalla Corte di Appello di Napoli, confermando il principio secondo il quale è diritto
dei lavoratori in questione di rimanere in servizio fino al raggiungimento dell’età massima per la
pensione di vecchiaia, salvo la loro facoltà di richiedere di usufruire della pensione anticipata al
raggiungimento di 62 anni di età.
Sentenze che, ovviamente sono di valenza nazionale, visto il modus operandi delle aziende di
trasporto, su indicazioni delle associazioni datoriali, che è quello di licenziare il personale viaggiante
al raggiungimento del possesso del requisito anagrafico per il conseguimento della pensione di
vecchiaia anticipata, previsto al raggiungimento di un’età anagrafica ridotta di 5 anni, rispetto a
quella in vigore nel regime generale obbligatorio.
Si registra già l’immensa soddisfazione dei lavoratori, alcuni dei quali già reintegrati all’esito di
tali favorevoli pronunce, degli avvocati Dario Abbate e Delia Orsillo che, unitamente a questo
sindacato, e grazie anche al contributo dell’Inca Cgil di Caserta e Nazionale e la collaborazione
della Filt Nazionale, hanno lottato per anni affinché fosse fatta giustizia.
Lì 23/04/2021
Segretario Regionale Mobilità Filt Cgil Campania Segretario Generale Filt Cgil Caserta
. Carlo Finozzi Angelo Lustro

Redazione