00 4 min 3 anni

MADDALONI- I disagi di via Cancello fanno discutere. Oggi pomeriggio, l’on. Antonio Del Monaco (M5S) ha incontrato i residenti e ha raccolto le richieste di chi vive separato dal resto della città. E anche il sindaco Andrea De Filippo, in tempo reale, accoglie e condivide l’impazienza per la lenta ripartenza del cantiere di abbattimento e ricostruzione del Ponte Vapore. Ma ne dà una lettura sferzante, risolutiva, non priva di accenti polemici.

“Le richieste dei residenti di via Cancello sono legittime. La necessità di creare una viabilità alternativa ha un fondamento. Ma la risposta, data in generale e quella agognata in particolare dall’on. Antonio Del Monaco, è demagogica“. Questo è il De Filippo-pensiero che il sindaco declina allegando una serie di dati al corredo.

Soluzione demagogica ad un problema reale. Ci fa capire?

I panni di demagogo poco si confanno ad Antonio Del Monaco. Ripeto: il problema della mobilità è reale. Ma la risposta auspicata è priva di fondamento. E’ la classica non soluzione. Come lo stesso on. Del Monaco sa molto bene, la questione della viabilità alternativa è stata seriamente affrontata. Ammesso che il comune abbia tutti i fondi necessari, aggiunto che gli espropri si potessero fare in un lampo o le occupazioni temporanee (senza motivazioni eccezionali) fossero possibili, la viabilità alternativa sarebbe realizzata in tempi medio-lunghi. In pratica, dopo che la costruzione del ponte sia terminata. Si fa prima a fare il ponte che a costruire la viabilità alternativa. Questo è un fatto noto. E allora di che parliamo? Ma si insiste immaginando soluzioni fantastiche come il transito in proprietà private, in un cantiere operativo o lo sbocco su una statale non autorizzato dall’Anas. Qui, si è perso di vista un dato essenziale: non bisogna fantasticare ma governare anzi amministrare secondo legge e sulla base di premesse veritiere.

Sindaco però si è parlato anche di riqualificare via Baldina…

Ed è quello che stiamo facendo. Diciamolo a chiare lettere: su via Baldina, e non solo, saranno investiti 8,2 milioni di euro. Parlo dell’intero ristoro spettante al nostro comune concesso da Rfi e dalla Regione Campania. Di che stiamo parlando? Stiamo parlando del più grande investimento di tutti i tempi in via Cancello. E il progetto esecutivo è al vaglio della stazione unica appaltante. Quindi, si ricostruisce il ponte e pure la viabilità alternativa. Capisco che c’è da aspettare. Ma stanno accadendo cose senza precedenti.

C’è un problema anche di decoro del quartiere. O no?

Certo. Infatti, rifacendo il ponte, le fogne (che non ci sono) e la viabilità alternativa, non si sta restituendo un dignità perduta ma costruendo la dignità che non c’è mai stata. E proprio per questo, ovvero proprio perché stiamo partendo dalle fondamenta tutte le proposte, sebbene ispirate da buoni principi, risultano demagogiche perché campate in aria. Servono soluzioni risolutive e non sogni. Inseguendo gli stati d’animo del momento, ci si distrare dalla soluzione. Se fossi un medico potrei dire che non vogliamo curare i sintomi, con soluzioni temporanee costose o pasticciate, ma estirpare le cause della malattia. Vogliamo guarire dall’arretratezza e dal gap infrastrutturale. Ma la via della guarigione è lunga. Infatti, stiamo combattendo prima le lungaggini burocratiche e ora contro quelle procedurali. Forse sarebbe il caso di emendare le ingessature del codice degli appalti. Ma questo è un altro discorso. Una ultima valutazione…

Cioè?

Un dato su tutti: via Cancello sta ricevendo investimenti come mai nella storia. Più investimenti di tutte le altre zone del territorio messe insieme.

Redazione