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Forse il recente Festival di Sanremo non ha dato i risultati sperati o più semplicemente da una come lei ci si aspetta sempre il massimo possibile. L’importante, però, era tornare in scena per preparare il terreno al bellissimo album che esce il 26 marzo. “MALIFESTO” è il nuovo lavorodi Malika Ayane in uscita il 26 marzo (sempre con etichetta Sugar).Un inno alla riscoperta del valore delle emozioni e all’importanza di manifestarle, alla leggerezza, il migliore degli atteggiamenti per mettersi di fronte alle cose senza paura, con il coraggio di riconoscersi anche quando tutto attorno cambia. Una fotografia di diversi stati d’animo che Malika Ayane ha deciso, a modo suo, di manifestare. Con la sua voce dalle sfumature inconfondibili, Malika Ayane è da sempre un riferimento di cantautorato raffinato e contemporaneo, che si è distinta per le sue sonorità e per la costante ricerca di toni diversi. Un album composto da 10 brani che Malika ha scritto e composto insieme, tra gli altri, a Pacifico, Antonino Di Martino, Alessandra Flora, Leo Pari, Colapesce, Antonio Filippelli, Daniel Bestonzo e Rocco Rampino. Il viaggio di Malika Ayane parte da “Peccato Originale”, l’amore irrazionale, e prosegue con “Ti piaci così”, brano sul riconoscersi e celebrarsi per essere al mondo. Da “Telefonami”, il sapore malinconico di un amore appeso nonostante il tempo e la distanza, la tracklist continua con il racconto della maturità in “Come sarà” e la celebrazione dell’agire nonostante le avversità in “Per chi ha paura del buio”. Sesto brano del disco è “Mezzanotte” a cui seguono il bisogno di vivere senza sovrastrutture descritto in “A mani nude”, la necessità di splendere raccontata in “Brilla”, il bisogno di sciogliere le catene in “Formidabile” e, infine, la consapevolezza di esserci raccontata in “Senza Arrossire”.

La cover dell’album in uscita il 26 marzo

Un disco – esordisce Malika Ayane durante l’incontro con la stampa – che rappresenta anche una sorta di continuità con i lavori precedenti. Da Naifdel 2015 ha preso il bisogno di raccontare la vita anche quella composta di piccoli attimi, da Dominodel 2018 ha ereditato lo spirito di osservare. Nei dieci brani di questo nuovo disco racconto esattamente questo, un presente dove si vive e si osserva. Un lavoro dove emerge una pluralità di scrittura che mi ha permesso di trattare certe tematiche attraverso diversi punti di vista, grazie anche ad autori come Pacifico e gli stessi Colapesce & Dimartino, con i quali collaboro da prima che piacessero a tutti…

  • L’emergenza sanitaria vi priva del momento più bello per chi fa questo lavoro: il contatto con la gente. I concerti in primis ma anche il rapporto diretto con fans ed addetti ai lavori

Inutile dire che l’augurio è di tornare presto alla normalità. Le nostre vite sono cambiate ma personalmente continuo a mettere la salute davanti ad ogni cosa. Il patentino vaccinale, ad esempio, potrebbe essere una soluzione per tornare a pensare di poter condividere spazi comuni

  • “Telefonami” porta la firma di Colapesce & Dimartino, i vincitori morali di Sanremo2021

Come autori avevano già vinto da tempo con me. La nostra collaborazione affonda radici antiche.Telefonamiè stata una canzone che mi ha colpito immediatamente per scrittura e contenuto. Un pop leggero come nel loro stile. Antonio e Lorenzo hanno un modo unico di approcciarsi alla musica”.

  • Cosa rappresenta per te questo nuovo lavoro discografico?

Mi ha aiutato tantissimo in un periodo difficile che è lo stesso che stanno vivendo la maggior parte degli italiani. Mi ha permesso di staccarmi – confessa Malika – da una realtà fatta di navigazione a vista. Una realtà piena di incertezze che ci rendono piccoli e fragili, facendoci spesso smarrire. Attraverso la musica cerco di dare messaggi di ottimismo e, per quanto possibile, di apparire come un esempio positivo”.

Un intenso primo piano di Malika Ayane (ph. Julian Hargreaves)
  • Il bilancio del tuo Sanremo?

E’ stato un sogno. Un’esperienza che mi ha caricato prima di affrontarla e che ancora oggi mi regala scariche di adrenalina. Ero al mio sesto Festival ma l’intensità con la quale ho vissuto questa edizione è stata sicuramente diversa dalle altre”.

  • La musica continua ad evolversi sempre di più…

Bisogna semplicemente rendersi conto che la musica non può più essere chiusa nelle posizioni di una classifica. C’è la riscoperta dei generi musicali che producono piccoli ma costanti numeri in tutto il mondo. Metal, rap, tecno, raggiungono sempre più persone mantenendo la loro coerenza musicale. C’è un pubblico, sempre più in espansione, che sceglie di non ascoltare chi vende di più ma chi propone le cose più interessanti. La diversificazione musicale – conclude la cantautrice – è il vero nuovo che avanza”.

Vincenzo Lombardi