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MADDALONI- La parola d’ordine è accelerare subito, con tempi certi e con un cronoprogramma trasparente. Vertice, questa mattina presso l’Ufficio tecnico comunale, con Rfi, soprattutto Italgas per eliminare le lungaggini dei lavori di «eliminazione delle interferenze tra sottoservizi». Presente all’incontro l’on. Antonio Del Monaco (M5S) e anche il sindaco Andrea De Filippo collegato in remoto. Si è concretizzato un possibile scontro duro tra le parti quando è stata annunciato l’avvio dei lavori il 10 maggio e la consegna entro il 30 giugno. Perentoria la richiesta del comune che pretende che la costruzione delle trave portatubo, struttura necessaria per spostare il metanodotto che attraversa il Ponte Vapore, avvenga con procedure d’urgenza. Sono stati usati toni ultimativi. L’on. Antonio Del Monaco (M5S) ha denunciato “l’insostenibilità dei criteri avanzamento dei lavori di Italagas, in quanto si tratta di un’opera di somma urgenza, sottoposta alla vigilanza della procura della Repubblica, dall’alto impatto e con forti ricadute socio-economiche“. In concreto, non ritendo “ragionevole la consegna entro fine giugno e una delocalizzazione che dura tanto quanto l’operazione di abbattimento e ricostruzione del ponte, in mancanza di inversione di rotta,” ha preannunciato una “interrogazione parlamentare“. Insomma, se non ci saranno tempi più brevi comincia una mobilitazione istituzionale su un’opera la cui esecuzione è sottoposta alla vigilanza della procura della Repubblica. Molto più concreto, ma altrettanto perentorio, è stato l’approccio del sindaco Andrea De Filippo che ha chiesto un cronoprogramma vincolante. La proposta sul tavolo è dimezzare i tempi: quattro settimane per costruire la trave portatubo in alluminio, ignifuga e antifulmine e due settimane per la posa in opera. Su questa proposta che è anche una richiesta perentoria, i lavori dovrebbero partire. Ripartire già da oggi, visto che la costruzione della trave è già in corso.

Redazione