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MADDALONI- Termovalorizzatore, rifiuti provenienti dagli Stir e ora anche ecoballe. E’ un problema serio di cui sembra che non ci sia molta voglia di parlare. E’ sempre lo scalo ferroviario Maddaloni-Marcianise il terminal delle «spedizioni transfrontaliere terrestri» dei rifiuti. “Adesso, il trasporto e il trasbordo ferro-rotaia è raddoppiato: le ecoballe si sono aggiunte ai rifiuti trattati provenienti dagli Stir di Giugliano e Tufino. E’ arrivato il momento di fare il punto della situazione”. Così parlò Angelo Tenneriello, consigliere comunale di Maddaloni Positiva.

Per punto della situazione cosa intende e che si può fare?

Sono anni che predichiamo nel deserto. Continua il trasferimento su rotaia di un «numero imprecisato di tonnellate di non pericolosi» (codice Cer 191212) cioè «lavorati e contenenti porzioni pericolose in percentuali inferiori al limite massimo consentito». Ora, è cosa buone e giusta divulgare le notizie sulle dimensioni del fenomeno.

Per esprimere netta contrarietà?

No, per fare il punto su come questo territorio, alla fine, sia strategico per la logistica. Lo è da sette anni per il trasporto in Austria dei prodotti degli Stir. Lo è anche   per la rimozione delle ecoballe che tutti attendiamo da anni.

Quindi?

Quindi, come per il termovalorizzatore, il territorio non deve solo essere usato ma anche ristorato.

In che senso?

Ripeto: un simile servizio essenziale evidenzia quanto sia strategica la logistica casertana. Pertanto, in tempi di Recovery fund, si ragioni seriamente, e non solo per l’emergenza monnezza, ma per un vero rilancio.

E poi?

Secondo, su scala strettamente locale, dopo la mancata concessione dei ristori relativamente all’attività del confinante termovalorizzatore di Acerra, è arrivato il momento di chiedere il ristoro per questa intensa movimentazione sui Tir. La Regione deve farsi carico davvero dei gravi problemi del sistema viario carente utilizzato per il transito dei rifiuti. Va riconosciuto un costo aggiuntivo per la gestione del sistema viario collegato alle piattaforme intermodali. E’ legittimo chiedere un congruo indennizzo e un aiuto per la manutenzione. Il vero scandalo non è il trasporto dei rifiuti ma il trasferimento degli stessi su strade malandate gestite con i pochi spiccioli dei bilanci comunali. E’ il momento di alzare la voce e chiedere i dovuti ristori.

Redazione