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Una decisione che permette alla campionessa olimpica in carica della specialità di mettere in bacheca il secondo trofeo di cristallo

Sofia Goggia ha vinto per la seconda volta la Coppa del Mondo di discesa femminile. Le difficili condizioni metereologiche che da lunedì imperversano su Lenzerheide (neve, vento e visibilità ridotta) hanno indotto gli organizzatori della località elvetica a cancellare sia la gara femminile che la gara maschile. Secondo successo dopo quello conseguito nel 2018, come solo Isolde Kostner riuscì in discesa nel 2001 e 2002. Ad assicurarle questo meritato trionfo stagionale i successi di Val d’Isère, St. Anton e due volte Crans Montana, uniti al secondo posto sempre in Val d’Isere in gara-1.

Infortunatasi a Garmisch alla fine di gennaio (frattura del piatto tibiale laterale della gamba destra), ha saltato i Mondiali di Cortina e le due discese in Val di Fassa. Fortunatamente il vantaggio accumulato nel corso dell’annata è stato sufficiente per respingere gli attacchi della concorrenza. L’Italia festeggia così il secondo trionfo di specialità della stagione, dieci giorni dopo quello di Marta Bassino in gigante.

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Dominik Paris ritrova invece il podio finale di specialità a poco più di un anno dall’infortunio al ginocchio del gennaio 2020 dietro a Beat Feuz e Matthias Mayer

È la quarta volta nella carriera che termina la stagione fra i migliori tre della specialità: nel 2016 e 2017 fu terzo, nel 2019 arrivò secondo. Il campione della Val d’Ultimo si è assicurato anche la coppa di supergigante nel 2019 e nel 2015 fu secondo.

Le prime parole di Sofia Goggia dopo la vittoria della seconda Coppa del mondo di discesa in carriera

La sveglia è arrivata prestissimo, intorno alle 5.10, perché la giornata di annunciava intensa fra prova e gara. Così sono andata in palestra per i primi esercizi di attivazione, poi è arrivata la notizia della cancellazione. È la mia seconda coppa di specialità, penso sia meritata perché ho vinto quattro discese sulle cinque che sono stata in grado di disputare, con una media di 96 punti, avevo un buon vantaggio. L’infortunio è arrivato nel momento sbagliato, alla vigilia dei Mondiali, tuttavia il fatto di avere fatto l’impossibile per essere qui dopo 45 giorni, mi rende orgogliosa. Ho recuperato in tempi molto brevi, già una settimana fa abbiamo visto che il callo osseo era praticamente rimarginato, sono riuscita in pochi giorni di allenamento a capire che la forma non era poi così male”.

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Luigi Ottobre