00 5 min 3 anni
Il presidente campano: “Non tutti ancora hanno capito la gravità della situazione, servono sacrifici per liberarci dalla pandemia entro il 2021. Sospesa somministrazione vaccino AstraZeneca, ma no all’allarmismo: milioni lo hanno ricevuto e non è successo niente

Solito appuntamento con Vincenzo De Luca, presidente della Campania che fa il punto sulla situazione della pandemia. Il governatore tocca diversi temi, dalla campagna vaccinale alle misure per contenere i contagi. Non manca il commento riguardo le vicende nazionali e le iniziative messe in campo per il rilancio della Campania. “L’Italia, come prevedibile, è soggetta alla terza ondata. In Campania, già zona rossa da una settimana, i contagi continuano ad essere tanti, anche ieri sono stati circa 2700. Solo una piccola parte è asintomatica. La situazione è seria, è necessario bloccare la crescita dei contagi perché con questi ritmi saremmo costretti a chiudere altri reparti per fare posto ai malati di Covid. Dobbiamo capire che occorre comportarsi come lo scorso marzo: si deve stare a casa, bisogna uscire solo se è necessario. Siamo in guerra, lo dicono i numeri: 25 mila positivi al giorno in Italia, oltre 300 morti. Non tutti hanno capito, tra cittadini e istituzioni, la gravità della situazione. Alcuni sono del tutto indifferenti. Non ci stiamo comportando come un Paese che ha compreso la drammaticità della situazione”.

QUESTIONE VACCINI: SOSPESA VACCINAZIONE LOTTO RITIRATO DA ASTRAZENECA

“Ad oggi c’è una sola categoria prioritaria: quella del personale socio-sanitario e delle RSA, degli ultraottantenni, delle fasce deboli, come i cardiopatici, i disabili, i diabetici. In Campania questi soggetti sono un milione. Per loro c’è il vaccino Pfizer, ma non ci sono abbastanza dosi. Poi c’è un’altra categoria, individuata dal governo, che ha causato equivoci: coloro che svolgono lavori di pubblica utilità. Il problema è che in questa categoria ci sono entrati tutti, ma non è una categoria prioritaria.

Evitiamo psicosi riguardo il ritiro di un lotto da parte di AstraZeneca: occorre parlare con chiarezza. Anche in Campania è stata sospesa la somministrazione dei vaccini appartenenti alla partita ritirata. Ma evitiamo di farci prendere dall’angoscia: milioni di persone hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca, non è successo niente. Ovviamente siccome abbiamo il dovere di infondere tranquillità ai cittadini, aspettiamo la valutazione dell’ISS”.

POTREBBE INTERESSARTI: Calcio – CONI, FIGC e Lega Serie A scrivono a Draghi: “Arretratezza rispetto all’Europa”

DE LUCA TIRA IN BALLO MATTARELLA

“Abbiamo vaccinato tutto il personale medico, infermieristico, che frequenta gli ospedali. Questo non è un piccolo risultato: ci si può recare in ospedale senza il timore di essere contagiati. Avevamo programmato di arrivare entro luglio ad avere tutta la città di Napoli vaccinata. Ma le dosi non sono arrivare. 173 mila sono i campani ad aver ricevuto la doppia somministrazione, con questi ritmi alla fine del 2021 avremmo vaccinato solo 700 mila campani. Ciò significa che il calvario continuerà anche nel 2022 e 2023. Dobbiamo puntare quindi a diverse forniture, serve approvvigionarci di tutti quei vaccini che saranno approvati dell’EMA e dall’AIFA. Senza vaccini non torniamo alla vita normale.

Chiedo un altro sacrificio ai campani se vogliamo raggiungere l’immunità di gregge entro il 2021. L’importante è che al governo capiscano che occorre procedere per fasce d’età e non per categorie e che è fondamentale vaccinare in qualsiasi spazio possibile. Inoltre la distribuzione delle dosi deve essere fatta in base alla popolazione: la Campania è penalizzata in questo senso. Chiederemo aiuto al Presidente Mattarella a tal proposito, anche per quanto riguarda la distribuzione delle risorse del fondo sanitario nazionale. I campani ricevono 40-60 euro pro capite in meno rispetto ad altre Regioni con meno popolazione. È uno scandalo”.

IL RECOVERY PER ELIMINARE IL GAP NORD-SUD

“Nella nostra Regione ci sono 152 mila lavoratori in CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria), altri 8500 in altre forme di cassa integrazione. La situazione sociale è drammatica. Poi ce n’è sono 1000 ancora che vivono in una situazione di precarietà. Col governo lavoriamo a soluzioni di stabilizzazione. Senza dimenticare il lavoro per impiegare le risorse del Next Generation EU: gran parte sono state attribuite all’Italia per eliminare il gap tra Nord e Sud. Ci stiamo preparando: ci sono progetti relativi alla digitalizzazione, ricerca, infrastrutture, transizione ecologica e politiche sociali”.

RIVEDI LA DIRETTA FACEBOOK DI VINCENZO DE LUCA

PER TUTTE LE NOTIZIE DI GIORNALENEWS CLICCA QUI

Luigi Ottobre