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E’ ancora presto per scrivere la parola “FINE” ad una bellissima storia di imprenditoria giovanile e rinascita dell’aggregazione locale ma, ad oggi, l’agonia è in fase avanzata. Il Lithium Bistrot di Maddaloni sta vivendo ore difficilissime ben lontane dai grandi successi e consensi raccolti nel passato. Uno dei locali più famosi ed apprezzati di Maddaloni, e non solo, rischia di abbassare la serranda. Si sta facendo di tutto per scongiurare il pericolo mettendo in moto gli ultimi sacrifici possibili ma, la possibilità di stop forzato non è da escludere. Non è ancora chiaro se si sta pensando ad una messa in pausa in attesa di giorni migliori o se la decisione sarà irrevocabile. Per il momento le voci non sono smentite. Sicuramente l’infinita crisi delle attività commerciali, da oltre un anno alle prese con restrizioni e divieti imposti dal COVID, potrebbe mietere una vittima illustre. Il Lithium Bistrot, con passione e soprattutto con una offerta culinaria che ha alzato di parecchio l’asticella della qualità, è diventato negli anni una vera e propria istituzione nella città di Maddaloni. Un locale capace di riaccendere una luce nel buio. Dal giugno del 2017, inoltre, con l’inaugurazione dei nuovi bellissimi locali di Piazza Ferraro si era quasi ritornati ai fasti degli Anni ’80, con il centro di Maddaloni cuore pulsante di iniziative grazie all’infinita mole creativa di Filippo Suppa, amministratore nonché anima del Lithium.

Filippo Suppa, anima del Lithium Bistrot

Una passione che aveva sempre tenuto in piedi il progetto anche dopo le prime difficoltà sorte con il grande lockdown della scorsa primavera. In estate, infatti, il Lithium era ritornato ai suoi tradizionali “sold out” con iniziative e serate a tema che si svolgevano all’esterno (LEGGI IL NOSTRO SERVIZIO). Recentissimo è stato il riconoscimento attribuito da Eccellenze Italiane per i successi e soprattutto le ottime recensioni che con costanza hanno accompagnato le iniziative e le novità proposte al pubblico. Gli ultimi cinque mesi, purtroppo, hanno regalato solo delusioni in un’alternanza di aperture/chiusure che ha portato scoramento e tante nubi sul futuro. I ristori che non arrivano, il servizio d’asporto che non consente di far quadrare i conti e la fortissima crisi economica che si è abbattuta anche sui clienti più affezionati, mette in serio pericolo il proseguimento dell’attività. Nonostante si possa contare su un’offerta gastronomica composta dal meglio delle eccellenze campane, al Lithium Bistrot manca la benzina più importante per far girare i motori: la gente, il pubblico, le comitive di ogni età che affollavano e apprezzavano il locale. Il marchio Lithium, infatti, è da sempre sinonimo di aggregazione prima che di ristorazione. Senza la spinta delle serate di musica live, del teatro comico, dell’intrattenimento, delle feste private e dello svago, viene a mancare lo zoccolo duro del progetto.

Il recente riconoscimento attribuito al Lithium

Di solo delivery non si vive e soprattutto non si può programmare il futuro. Il Lithium continua a lavorare con asporto e consegna a domicilio ma i Ristori tanto sbandierati dal Governo sono solo un miraggio lontano ed hanno creato fugaci illusioni. Al momento ancora nulla è perduto con l’augurio che le voci di corridoio possano essere smentite al più presto. Con la Campania ripiombata in zona rossa la scalata si fa ancora più ardua ma adesso toccherebbe anche ai tantissimi clienti che hanno sempre scelto e creduto nel Lithium, cercare di non far spegnere una fiamma alimentata con tanto impegno. Oggi più che mai essere vicini all’unico Bistrot della città potrebbe aiutare a non far spegnere quella fiamma. Maddaloni potrebbe ritrovarsi a leggere il finale più amaro di una favola scritta e costruita da giovani con sacrifici e grande forza di volontà.

Vincenzo Lombardi