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MADDALONI – E’ stato un giorno difficile per i dipendenti comunali. Disagi, nervosismo e preoccupazione: dopo i tre casi di positività, presso gli uffici dell’area tecnica, c’è apprensione. Solo dall’esito finale dei tamponi si saprà se l’Ufficio tecnico e alcuni servizi del comune dovranno essere riorganizzati. Ma è stato il giorno del disagio e del profondo malumore. anche se la tensione è stata incubata per tutto il fine settimana. E stamattina, a scaglione, il personale si è riversato anzi per l’esattezza si è incolonnato presso il palazzetto dello sport di via Viviani per sottoporsi a tampone. E’ scattata la profilassi preventiva e l’accertamento epidemiologico. Garantita invece, in tempo reale, la sanificazione degli ambienti. Ma non è piaciuta la pianificazione a singhiozzo. Il personale è stato distribuito in modo tale da non creare conflitto con l’utenza prenotata da tempo. Ma il dispositivo, ispirato fa formali principi di buon senso, non ha funzionato. Alla tensione, si è aggiunta la preoccupazione. E infine, si è aggiunto anche il disagio: gli ultimi arrivati in via Viviani non hanno potuto, per esaurimento tamponi, sottoporsi allo screening. Insomma, una vera via crucis. Tutto rimandato ad oggi pomeriggio con cambio di destinazione. I restanti dipendenti comunali e i vigili urbani sono stati dirottati al Covid Hospital. Questa mattina, è toccato all’ufficio tecnico comunale. Dall’esito dei somministrati, scaturiranno i provvedimenti eventuali su come, in caso di necessità, rimodulare la distribuzione dei dipendenti e organizzare i servizi resi all’utenza.

Redazione