00 5 min 3 anni

In Campania grazie al (sommo) Governatore continuiamo ad essere “i primi della classe” per chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Anche per noi dell’AMBC la salute viene al primo posto. E, tuttavia, vorremmo che le decisioni assunte d’imperio, in un perenne stato d’eccezione, fossero almeno spiegate con dati alla mano. L’Unità di Crisi Regionale ha elaborato un documento recante l’andamento epidemiologico regionale, i fattori di rischio di ogni provincia e il conseguente sistema previsionale d’allerta.Poiché la maggiore diffusione in ambito locale potrebbe influenzare quella regionale, occorre adottare-secondo gli esperti di De Luca– misure “chirurgiche”. E per fare ciò, l’Unità di Crisi ha scelto 3 indicatori: 1) l’incidenza locale rispetto alla media regionale; 2) la percentuale dei tamponi positivi rispetto alla media regionale; 3) la densità abitativa. I Comuni saranno tenuti-si legge nel documento dell’Unità di Crisi– a verificare tali indicatori ogni lunedì, e qualora questi dovessero superare il valore soglia regionale, analizzeranno l’andamento per fasce d’età per poi adottare strategie di contenimento della diffusione virale. L’analisi per fasce d’età è raccomandata giacché favorisce la scelta strategica. L’Unità di Crisi per aiutare i comuni ad agire correttamente riporta nel documento, infine, un prospetto cheillustra il caso di un Comune della Provincia di Caserta ove l’incidenza rilevata è 169,22 = 39:23.047 x 100.000. Ne consegue che, poiché anche la percentuale dei tamponi positivi a sette giorni risulta superiore al valore medio regionale, il Sindacodi quel comune dovrà effettuare un’analisi per fascia d’età e dunque adottare provvedimenti recanti azioni di contenimento in sintonia con quanto previsto dai DPCM vigenti.Qualche Mondragonese conosce l’incidenza rilevata settimanalmente nel nostro comune rispetto alla media regionale? E la percentuale dei tamponi positivi rispetto al valore medio regionale? E sa se Pacifico procede ogni lunedì a verificare tali indicatori? E dove vengono pubblicati? Continuiamo ad avere un Sindaco incapace di gestire la pandemia- sia quella sanitaria che quella sociale– e continuiamo a subire –come tanti poveri sudditi– decisioni e scelte che riguardano le nostre vite e il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti senza neppure essere informati sul loro perché.A Mondragone da anni tuoniamo contro lo sfascio delle finanze del comune, denunciando l’incapacità (o la non volontà) di combattere l’ingente evasione ed elusione. Da oltre tre anni e mezzo denunciamo l’incredibile assenza di un assessore al bilancio, il disastro totale nella gestione delle entrate, gli ingenti debiti maturati in oltre un ventennio sfascista, una spesa “allegra”, inutile ed improduttiva, le ricorrenti transazioni, le anomale anticipazioni di cassae il dissesto acclarato, che si è cercato di occultare in ogni modo. Sottolineando al contempo le responsabilità tecniche e quelle politiche che hanno- anno dopo anno, amministrazione dopo amministrazione– determinato tutto ciò. Ma nessuno si è mai degnato di girare lo sguardo dalla nostra parte(e quando ci si è recati alle urne la crocetta è andata sempre da tutt’altra parte). Poi, come avevamo facilmente previsto, dopo le ultimeelezioni regionali (una volta che è stato agguantato il “malloppo), ecco catapultare addosso ai Mondragonesi migliaia di ingiunzioni di pagamentotirate su con la solitapesca a strascicoche– oltre ai tanti evasori incalliti (che continueranno verosimilmente ad essere tali)-fa cadere nella rete– per un loro errore (o dimenticanza) o per errori degli uffici (e dei gestori)-anche tanti cittadini onesti, i quali non sanno a chi rivolgersi per chiedere spiegazioni o per ottenere una rettifica, una correzione (o anche- perché no?- una dilazione).  Cittadini onesti che vengono trattatiper stare sulla metafora della pescaa pesci in faccia. In tanti hanno chiesto in questi giorni all’AMBC di intervenire. A tutti rispondiamo che non avendo avuto il consenso necessario ad assicurarci una presenza consiliare, non abbiamo alcun Consigliere comunale per attivare –su questa come su tante altre questioni-quella indispensabile attività ispettiva (interrogazione o interpellanza) o anche propositiva (mozione). E che, tuttavia, da quasi quattro anni facciamofuori dal Palazzo quasi quotidianamente– e quasi sempre in solitudine-quel che dobbiamo(in termini di dissenso, di pubblica e documentata denuncia, di proposta, di alternativae di sensibilizzazione), facendo politica senza alcuna sedia da occupare o incarico da rivendicare,ma soltanto per dovere civico, aggiungendoperò con certo rammarico che “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”.

Redazione