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Come cambierà l’ Alta Velocità superata l’emergenza Covid? Il Gruppo FS, guidato da Gianfranco Battisti, si è già proiettato nel futuro e sta studiando una serie di ipotesi per adeguare l’offerta al nuovo scenario che si presenterà superata questa fase. L’emergenza sanitaria ha impresso una forte accelerazione al passaggio digitale del mondo del lavoro. Le aziende hanno  aumentato il ricorso allo smart working e all’utilizzo delle piattaforme digitali per le riunioni. Una svolta epocale che porterà ad un radicale mutamento negli spostamenti.

I primi cambiamenti sono già avvenuti l’estate scorsa allargando i perimetri tradizionali dell’Alta Velocità  e le Frecce hanno fatto tappa in alcune  località turistiche . Si è rinunciato ad  un poco di velocità, ma  si è facilitato l’arrivo dei visitatori che hanno potuto  raggiungere le mete scelte senza cambi intermedi, fornendo così un sostegno concreto alle economie locali.  Una scelta apprezzata nei territori e che ha fatto registrare buoni risultati anche in termini di utilizzo del servizio. Altre novità sono allo studio per la prossima estate con l’entrata in vigore del nuovo orario.

Ma la rivoluzione non riguarderà solo il traffico passeggeri, ma interesserà  anche il traffico delle merci. Già con la pandemia e l’aumento degli acquisti on line  sono aumentati i volumi delle merci trasportate. Una tendenza che dovrebbe confermarsi per il futuro.  E le FS hanno trasformato il vecchio Frecciarossa 500 per attrezzarlo al traffico merci e lo impiegano di notte sulla linea Alta Velocità nella tratta Caserta – Bologna per collegare i due interporti.

Redazione