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Napoli in silenzio stampa, ma le norme Uefa impongono la conferenza pre e post partita: con Gattuso c’è Alex Meret

Servirà più di una semplice impresa per conquistare gli ottavi di finale di Europa League. Non solo perché la brutta prestazione della gara di andata ha permesso al Granada di partire dal vantaggioso 2-0, ma anche perché in casa Napoli l’emergenza infortuni non dà tregua. Per giunta, le ombre sulla panchina di Gattuso si fanno sempre più dense e, a testimonianza del periodo negativo, la statistica non aiuta il tecnico calabrese. Sette i precedenti contro le squadre spagnole negli scontri ad eliminazione diretta, sei la volte in cui il Napoli è stato eliminato. L’ultima volta che i partenopei hanno avuto la meglio è stato nel 1992/93, nei trentaduesimi di finale di Coppa Uefa contro il Valencia: 5-1 al Mestalla, 1-0 all’allora San Paolo.

GATTUSO: “INDOSSIAMO UNA MAGLIA STORICA, SERVONO I FATTI”

IL PUNTO SUGLI INFORTUNATI –Koulibaly e Ghoulam sono a disposizione per domani, altri recuperi non ci saranno, come Hysaj, Demme e Osimhen. Mertens invece verrà in panchina ma è da tempo che è fermo“.

POLITANO POSSIBILE PUNTA?Domani decideremo, può anche giocare Elmas ma al momento non voglio fare nomi per non dare nessuno vantaggio“.

COSA SENTE DI DIRE AI TIFOSI?Stiamo attraversando un momento negativo e facciamo prestazioni al di sotto delle nostre responsabilità. C’è da parlare poco, ognuno si deve prendere le sue responsabilità e il primo responsabile della situazione sono io, quello che facciamo non basta. Indossiamo una maglia storica, occorre parlare meno e fare più fatti“.

COSA SI ASPETTA DALLA SUA SQUADRA DOMANI?Mi aspetto un approccio migliore rispetto all’andata, ci siamo fatti sorprendere pur conoscendo le loro caratteristiche, come l’attacco alla profondità. Anche a Bergamo potevamo evitare di prendere alcuni gol. Serve annusare il pericolo, la mentalità deve essere superiore“.

L’EUROPA LEAGUE È UN OBIETTIVO?Tutte le competizioni sono obiettivi, mi fa sorridere chi dice il contrario. Poi va tenuto conto come ci si arriva. Giochiamo ogni 3 giorni, non riusciamo a recuperare e abbiamo tante assenze. Non è un alibi ma in tanti stanno stringendo i denti. Chi gioca dà il massimo ma si fa fatica a seguire i nostri concetti di gioco senza allenamento“.

CREDE ALLA QUALIFICAZIONE?Bisogna essere bravi a non dare campo al Granada, non mollano mai ed è difficile da battere, ma abbiamo il dovere di provarci. I miei ragazzi ci credono, l’ho visto nei loro occhi, nel calcio non si sa mai“.

SI SENTE ANCORA PARTE INTEGRANTE DEL NAPOLI?Le critiche sono meritate, le cose non stanno andando bene. Spero che le critiche non vadano ai miei ragazzi. Non facciamo calcoli, domani si entra in campo per vincere“.

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MERET: “LA QUALIFICAZIONE SPINTA PER LE PROSSIME GARE”

Accanto a Gattuso c’è il portiere azzurro Meret: “Quello che dobbiamo fare in campo non cambia a seconda di chi gioca. Non mi cambia molto se gioca un difensore o un altro. Dovremo fare tanta attenzione, come fatto contro la Juventus. Sarebbe complicato subire gol. Abbiamo commesso degli errori con il Granada all’andata e con l’Atalanta, se facciamo bene potremo fare la partita al meglio. L’impostazione del gioco dal basso è utile a superare la prima pressione avversaria, sicuramente va fatta con attenzione e lavoriamo per questo in settimana. Il periodo non è positivo ma crediamo nella qualificazione: sarebbe una grande spinta per le prossime partite“.

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Luigi Ottobre