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“Siamo grati alla Prefettura di Napoli per la capacità di mediazione ed ascolto ed apprezziamo la volontà espressa dalla Regione di andare alla stipula di un nuovo Air ((Accordo Integrativo Regionale) di Medicina Generale che preveda l’indennità aggiuntiva per i medici convenzionati del servizio di emergenza territoriale. Tuttavia, resta irrisolta, allo stato, la questione gravissima del taglio delle indennità pregresse accordate ai medici di emergenza del servizio 118 che si vedranno costretti adesso a dover restituire cifre davvero considerevoli”. Lo afferma, a margine di una videoconferenza organizzata dalla Prefettura di Napoli con la Regione Campania e i sindacati di categoria, sulla vicenda della indennità regionale ai medici del servizio di emergenza territoriale, il presidente nazionale del Saues (sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria) Paolo Ficco.

“Il Saues  – sottolinea Ficco – ritiene che la delibera n. 6872 del 3 novembre 1999 che prevede questa indennità sia una atto autonomo emanato dalla Regione in conformità al punto 2 dell’articolo 2 del Dpr 27 marzo ’92 che demanda alle Regioni l’organizzazione del Sistema di Emergenza Sanitaria e che pertanto deve essere considerata ancora valida in quanto mai revocata e che, quindi, nessuna relativa indennità percepita a tutt’oggi andrebbe restituita”.

“Due, quindi gli auspici del Saues. Il primo è che in qualche modo si provveda a sciogliere il nodo di una pretesa davvero insostenibile per chi, come tutti i medici impegnati nell’emergenza territoriale, non ha esitato a buttarsi in prima linea, mettendo a rischio la propria vita, nella battaglia al Covid-19. La seconda è che agli annunci seguano immediati i fatti. Non vorremmo che i tempi lunghi per la stipula di un nuovo accordo integrativo regionale vanificassero l’obiettivo di scongiurare lo svuotamento di un servizio indispensabile per i cittadini”, conclude Ficco.

Redazione