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Le parole del tecnico dopo la sconfitta di Marassi contro il Genoa: “Abbiamo fatto tutto noi, quest’anno stiamo prendendo molti gol in fotocopia, e questo ci fa male”

Al Luigi Ferraris arriva la settima sconfitta per il Napoli: contro il Genoa finisce 2-1 grazie alla doppietta dell’ex Pandev nel primo tempo. Per gli azzurri in gol Politano nella ripresa e i legni colpiti da Petagna e Insigne. “Oggi c’è poco da dire, è la stessa partita con lo Spezia. Gli errori ci stanno, è vero che li stiamo pagando a caro prezzo”. Comincia così Gennaro Gattuso nel dopo partita. “Ci stiamo allenando poco, non c’è tempo, si gioca sempre. Oggi bisogna fare solo i complimenti alla squadra, soltanto che abbiamo fatto tutto noi, ci siamo fatti due gol da soli. C’è tanto rammarico, quest’anno stiamo prendendo molti gol in fotocopia, e questo ci fa male”.

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SUGLI ERRORI – “È una questione anche di postura: Maksimovic si è aperto poco, abbiamo fatto un giro palla con Manolas e gliel’ha ridata. Ci può stare, ci sta girando male. Per giocare in un certo modo bisogna lavorare, e c’è un attenuante, perché stiamo recuperando e non giocando. È vero che è un problema che hanno anche altre squadre, ma noi lo stiamo pagando a caro prezzo”.

SU OSIMHEN – “Sta facendo di tutto per recuperare. È stato tre mesi fermo, è normale che non sia al cento percento. Un po’ di luce l’abbiamo vista in Coppa Italia, oggi gli abbiamo dato più minutaggio. Sappiamo le caratteristiche che ha, lui e Petagna sono giocatori diversi. Ma anche con Petagna abbiamo sviluppato bene oggi. Osimhen ci dà più profondità e più soluzioni”.

SULLA SQUADRA – “Complimenti alla mia squadra, ma devo dire che quest’anno abbiamo perso molte partite in fotocopia. Abbiamo regalato tanto, ed è anche vero che quando costruiamo tanto facciamo fatica. Sul primo gol ci siamo inguaiati, abbiamo fatto un errore banale, sul quale se ti apri meglio il portiere mette il piede sopra e riesci a sviluppare l’azione. I numeri non mentono, e non è la prima partita in cui costruiamo tanto, concediamo poco e perdiamo. C’è rammarico, ti deve bruciare, ma vai avanti. È però da tanto che si verifica questa situazione”.

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Luigi Ottobre