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Il presidente De Luca: “Il nuovo governo deve prendere decisioni anti-covid nazionali, basta con le mezze misure che hanno stressato il paese. Calo di distribuzione dei vaccini, con questo ritmo ci vaccineremo tutti solo nel 2023”

Draghi è un nome di grande rilievo e di prestigio internazionale. Dopo un decennio di demagogia c’è un’aria nuova e sobria nel nostro Paese”. Comincia così la consueta diretta Facebook del venerdì di Vincenzo De Luca, presidente della Campania. “La sua nomina porta tutte le forze politiche a fare i conti con le loro contraddizioni, come il M5S. In questi anni i grillini hanno cambiato posizione su tutto, ci auguriamo che la loro maturità si consolidi, come auspicato da un noto esponente (Di Maio, ndr). Stesso discorso per il PD, che da anni non ha un’identità definita, così come non hanno posizioni precise sui temi. E poi c’è la Lega, che con Draghi non potrà ripetere a pappagallo le litanie sull’Europa. Ma non cantiamo già vittoria: il premier incaricato dovrà percorrere un sentiero di guerra, a cominciare dalla nomina dei ministri”.

“IN CAMPANIA RIPRESA PESANTE DEI CONTAGI”

“Draghi dovrà fare i conti con la pandemia, c’è una ripresa forte dei contagi. Come Regione siamo da giorni in zona gialla, il che significa controlli zero. Era dunque prevedibile un innalzamento dei positivi: in Campania c’è una media di 1500 contagiati al giorno. Nessuno ha messo in piedi i controlli indispensabili, si vede in giro movida e assembramenti, tante persone senza mascherine. E poi c’è la ripresa delle scuole. Tutto questo ha determinato la ripresa delle positività. Servono misure nazionali da parte del nuovo governo, le mezze misure, come quelle sui ristori, non sono utili, hanno stressato il Paese. Il comportamento irresponsabile e la mancanza di controlli rigorosi non fanno altro che allungare la pandemia. Finché non avremo vaccinato in misura importante le nostre comunità non risolveremo il problema”.

“LA CAMPANIA PRIVATA DI 50 MILA VACCINI”

“Abbiamo ricevuto 50 mila vaccini in meno in relazione alla popolazione campana, c’è stata una prima fase di distribuzione delle dosi sbagliata che non ha tenuto conto del reale numero di coloro che fanno parte del sistema sanitario. Attendiamo le 50 mila dosi che ci spettano, poi si apre la fase di vaccino agli ultra 80enni. Noi rispettiamo criteri di distribuzione oggettivi, ovvero, un vaccino per ogni italiano.

C’è stato un calo di dosi prodotte da parte delle case farmaceutiche, se tutto va bene avremo per febbraio circa 180 mila persone vaccinate in Campania, ma i campani sono 4 milioni e 600 mila. Dunque con questo ritmo di 180 mila vaccinati al mese, solo nel 2023 vaccineremo tutti i nostri concittadini. Sono stupidaggini le promesse di coloro che dicono che a giugno sarà vaccinata la maggior parte degli italiani. Inoltre, non ci sono dati certi sulla copertura delle varianti del Covid. Speriamo solo che entrino in campo altri vaccini”.

SCUOLA: “OLTRE 2000 POSITIVI DALLA RIAPERTURA”

“Dal 25 gennaio al 4 febbraio ci sono stati 573 positivi nella fascia 0-5 anni; 617 in quella 6-10; 351 nella fascia 11-13 anni, 739 in quella 14-19. In totale 2280 positivi nel mondo della scuola in 10 giorni. Su questi dati dobbiamo ragionare e prendere decisioni. Questa situazione non possiamo reggerla, oggi si riunirà l’Unità di Crisi. Serve prevenzione, per evitare che dalla scuola il virus si propaghi, arrivando ad ingolfare le terapie intensive. Dobbiamo intervenire oggi: nelle prossime ore decideremo”.

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Luigi Ottobre