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Arresti domiciliari per due noti esponenti della tifoseria ultras della Lazio. Questo è il risultato di un’indagine condotta dai poliziotti della Digos della questura di Roma e dai militari dell’Arma dei carabinieri per l’aggressione di una troupe televisiva della trasmissione Rai “Storie Italiane”, avvenuta a piazza di Ponte Milvio a Roma, lo scorso 20 dicembre. I due operatori televisivi stavano documentando un gruppo di persone che si intratteneva nella piazza, sprovviste di mascherine protettive quando, notati dal gruppo, sono stati violentemente aggrediti. Infastidito dalla loro presenza, uno dei componenti del gruppo si è avvicinato e, dopo aver chiesto spiegazioni sul loro operato, senza nemmeno attendere la risposta, ha colpito violentemente il cameraman. Al tentativo di fuga degli operatori è seguita un’ulteriore aggressione del “branco” e il cameraman è stato colpito ripetutamente con calci e pugni, tanto che gli sono stati diagnosticati 15 giorni di prognosi. Le successive indagini, effettuate con il supporto del commissariato Prati, hanno consentito ai poliziotti di risalire alla identità di due tra i componenti del gruppo di assalitori, tra cui il ragazzo che per primo ha colpito per futili motivi l’operatore Rai. Si tratta di due uomini appartenenti alla tifoseria laziale, noti alle forze dell’ordine per il coinvolgimento in episodi di violenza da stadio. Per entrambi sono scattati gli arresti domiciliari nonché le perquisizioni nelle rispettive abitazioni. Donatella Fioroni
Fonte: Sala Stampa Polizia di Stato

Redazione On Line