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Forse a primo impatto il nome non riporta a facili incastri di memoria ma, basta guardare il volto immortalato in una delle tante scene di polizziotteschi italiani ai quali ha partecipato, per ritrovarne la familiarità. Antonio Sabàto, attore italo-americano, nato a Montelepre, piccolo paesino della Sicilia, è stato l’indimenticato protagonista di tanti film di cassetta per circa un ventennio (dalla metà degli anni Sessanta a quella degli Ottanta), prima di trasferirsi definitivamente a Los Angeles. In Campania è impossibile non ricordarlo nel ruolo dell’eterno cattivo nelle pellicole interpretate da Mario Merola che anconra oggi, con puntuale cadenza, sono trasmesse dalle Tv regionali. Antonio Sabàto è scomparso pochi giorni fa proprio a Los Angeles, a 77 anni, vittima del Covid.

Reperto storico: la locandina originale del film

La notizia è arrivata in queste ore anche al pubblico italiano, attraverso un post social del figlio, Antonio Sabàto jr., che come il padre ha intrapreso la carriera d’attore. Fisico da latin lover e faccia da duro ha lavorato con registi cult come Nando Cicero ed Umberto Lenzi. Spaghetti-Western e polizieschi i generi che lo hanno visto protagonista, prima di sbarcare all’ombra del Vesuvio con titoli fatti in casa che divennero degli autentici fenomeni cinenatografici, sbancando i botteghini contro i kolassal americani. Un tris di pellicole al fianco di Mario Merola che lo hanno consegnato a personaggio ancora oggi amatissimo e seguito attraverso lo streaming. “I contrabbandieri di Santa Lucia“, “Napoli…la camorra chiama e la città risponde” e “La tua vita per mio figlio” (tutti con la regia di Alfonso Brescia), lo videro protagonista di leggendari duelli con il re della sceneggiata, Mario Merola. Scena stracult, di cui si stampano addirittura tshirt celebrative, quella legata al finale de “I contrabbandieri di Santa Lucia“, dove Antonio Sabàto (Michele Vizzini) interpreta un losco trafficante di droga che viene ucciso da don Francesco Autiero (Merola), boss del contrabbando, non prima di aver pronunciato la battuta che pronuncia gli spari mortali: “Michele Vizzini…magnate sti cunfiett!“.

La curiosità, invece, del film “Napoli…la camorra chiama e la città risponde“, un instant-movie che racconta dell’eterna lotta tra racket e commercianti, è legata alla presenza nel cast di Walter Ricciardi che interpreta il figlio di Mario Merola. Avete lette bene…Walter Ricciardi, attualmente consigliere del ministero della Salute e docente di Igiene e Medicina preventiva alla Cattolica di Roma ma soprattutto tra i più presenti ospiti dei salotti televisivi in questi mesi di pandemia. Purtroppo, nell’ultimo periodo Antonio Sabàto aveva perso un poco del suo grande feeling con il pubblico perchè si era schierato attivamente con i “NO MASK” americani, l’equivalente dei negazionisti italiani. Il Covid, purtroppo non ha perdonato nemmeno l’eterno cattivo del cinema. In queste ore, attraverso i social, è arrivato anche l’ultimo saluto di Francesco Merola, che ha voluto sottolineare il grande rapporto di stima ed amicizia tra il papà ed Antonio Sabàto, proseguito anche lontano dal set.

Vincenzo Lombardi