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SAN PRISCO- Marciapiedi dissestati, pericolose buche, scarsa illuminazione, degrado generale: sono questi alcuni elementi che caratterizzano il tratto di via Nazionale Appia che ricade nella competenza del Comune di San Prisco. Lungo i margini della strada, infatti, sono presenti sterpaglie ed erbacce secche, rifiuti di ogni genere, brecciame, mentre i marciapiedi presentano un manto palesemente sconnesso, con tombini scoperti, che mettono in serio pericolo l’incolumità dei passanti. Lo stesso degrado, purtroppo, è ben visibile anche nelle immediate vicinanze del mausoleo denominato ‘Carceri Vecchie’, monumento funerario del I secolo d.C., ritenuto il più grande della Campania, e della Cappella ottocentesca della Madonna della Libera. Sull’argomento è intervenuta l’associazione cittadina ‘Progetto Tifata’ che, attraverso il suo portavoce avvocato Pasquale Monaco fa sapere: «Il degrado che regna nel tratto di via Nazionale Appia di San Prisco rappresenta un biglietto da visita tutt’altro che bello per la nostra città. Marciapiedi pieni di buche, abbinati alla scarsa illuminazione, rendono la strada molto pericolosa per tutti i pedoni. La situazione diventa ancora più degradante se si considera la sosta selvaggia, nell’ultimo periodo accentuata ancora di più dall’apertura di importanti attività commerciali. Serve in maniera assoluta un restyling dell’area e la regolamentazione della zona. Purtroppo nulla è stato fatto. Il mancato rifacimento del tratto dell’Appia rappresenta l’ennesimo fallimento di una amministrazione comunale che negli ultimi anni non è stata in grado di programmare alcun intervento utile ai cittadini. A differenza di altri Comuni limitrofi che nel medesimo tratto di strada hanno realizzato anche piste ciclabili e marciapiedi ampi e percorribili, a San Prisco nulla è stato fatto. Tutto ciò conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’evidente fallimento amministrativo di questa maggioranza».

Redazione