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“L’assenza della proprietà e del management di Meridbulloni al tavolo della Commissione regionale Attività produttive, convocata questa mattina su proposta del Movimento 5 Stelle, è un segnale di mancato rispetto nei confronti di chi fin da principio ha teso una mano ai fini della risoluzione di una vertenza che riguarda il destino di oltre 80 famiglie. Il confronto con l’azienda era e ancora si rende necessario, per capire in che modo e con quali strumenti è possibile impedire la dismissione di uno stabilimento fondamentale nel tessuto produttivo stabiese e regionale. Al contempo, avremmo voluto capire dai vertici dell’azienda per quale ragione un gruppo che non vive alcuna crisi economica e alla cui crescita hanno contribuito anche i lavoratori del sito di Castellammare di Stabia, abbia improvvisamente deciso di trasferire la sua sede a Torino, senza dare alcun preavviso ai lavoratori, a cui sono stati fatti trovare cancelli chiusi e sono state recapitate lettere di trasferimento dalla sera alla mattina. Un atteggiamento reso ancor più intollerabile dalla ingiustificata assenza di questa mattina”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e Luigi Cirillo a margine dell’audizione convocata in Terza Commissione sulla vertenza Meridbulloni.

“Siamo al lavoro fin dal primo giorno di questa vertenza col Governo – sottolineano i consiglieri regionali M5S – e nei prossimi giorni sarà calendarizzato un nuovo tavolo dal sottosegretario allo Sviluppo Economico Todde. Un tavolo al quale abbiamo chiesto e ottenuto la presenza della Regione Campania, che non può più permettere, come accaduto troppe volte in passato, che si scriva un nuovo capitolo di un processo di desertificazione industriale che pare interminabile nella nostra regione. Sarebbe l’ennesimo colpo al tessuto produttivo regionale, in un momento già delicato per la nostra economia messa in ginocchio dall’emergenza pandemica. E non possiamo consentirlo”. 

Redazione