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MADDALONI- La sicurezza è tutto e con la sicurezza non si scherza. Pertanto, l’ordinanza è dovuta: divieto di botti dal 30 dicembre 2020 al sei gennaio 2021. Le motivazioni sono tutte condivisibili, rigo dopo rigo. Ma l’ordinanza fa anche un pò sorridere. Sembra essere i protagonisti del film “32 dicembre” del compianto Luciano De Crescenzo. Allora Enzo Cannavale contestava la multa, inflitta per esplosione di petardi (nel cuore della notte) avvenuta il 10 gennaio. La legge non ammette deroghe. Il 31 dicembre e il 10 gennaio pari sono: medesimi i reati e medesime le infrazioni. Così a Maddaloni, «Terra dei botti» dove il Capodanno è perenne, si contano esplosioni di fuochi di artificio tutte le sere, nei giorni festivi e feriali e sempre di sera. Poi ci sono aree o quartieri che praticano le «stese pirotecniche» in modo sistematico e continuativo. Parlare di molestie o disturbo della quiete pubblica è un eufemismo. Anzi, il fenomeno dei botti dopo le 21 non si ferma ma peggiora. Saranno solo attività ludiche ricreative, spettacoli pirotecnici offerti dai locali commerciali, ristoranti e luoghi di ritrovo ai propri clienti? Forse, visto l’impatto sulla quiete pubblica, non si contano le denunce anche dei partiti di maggioranza. Dal sette gennaio in poi, che succede?

Dal film “32 Dicembre”
Redazione