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Il presidente campano: “Festeggiare in famiglia il Natale significa aprire le porte della morte alle persone”

“Ancora una volta il governo in tema di misure da prendere in questo periodo di feste è diviso tra scelte di rigore e scelte di rincorsa al contagio. Ancora ora non sappiamo quali saranno le decisioni”. Inizia così la consueta diretta Facebook del venerdì di Vincenzo De Luca, presidente della Campania. “Servono misure semplici, tempestive e di rigore, risarcendo coloro che subiranno un danno economico. Il ristoro deve avvenire in pochi giorni, non dopo mesi. Invece si assiste alla mezze misure per accontentare un po’ tutti che non faranno altro che aumentare il periodo emergenziale. Non è possibile assistere al teatrino delle deroghe per alcune persone: chi controlla se invece di due congiunti ne arrivano 4 o 5? Non è una questione di umanità abbandonare le persone anziane, è una scelta di buon senso per evitare di farle ammalare e morire”.

“MASSIMO RIGORE IN CAMPANIA”

“Noi in Campania seguiremo la linea del massimo rigore per poi riaprire tutto e per sempre, non aprire e chiudere ogni 2-3 mesi. Sotto i comuni con 5000 abitanti non ci sarà mobilità, faremo ordinanze in merito, anche per bloccare la vendita e il consumo di alcool e di beni in pubblico. Controlleremo chi arriverà dal nord: la responsabilità è l’unico mezzo per fronteggiare il contagio”.

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“LA CAMPANIA SALVA GRAZIE ALLE NOSTRE DECISIONI”

“Ancora una volta la Campania si è salvata, abbiamo retto all’ondata, con fatica, ma grazie alle misure di guerra prese ce l’abbiamo fatta. Oggi siamo scomparsi dai titoloni di giornali. Si è conclusa nel ridicolo la campagna di sciacallaggio mediatico contro la nostra Regione, ma era prevedibile. I dati sono chiari: la Campania è tra le poche che ha retto nel migliore dei modi la pandemia, considerato il numero di abitanti e la densità di popolazione. Inoltre abbiamo il tasso più basso di morti da Covid.

Questo grazie ai controlli effettuati ad agosto su chi rientrava dall’estero, perché abbiamo chiuso le scuole e preso misure di contenimento prima di tutti. Abbiamo lottato da soli e a mani nude, grazie al nostro personale sanitario e al coraggio di decidere cose chiare. Oggi i ricoverati in terapia intensiva sono 119 su 640 posti disponibili, numeri molto al di sotto di Lombardia e Veneto. Ma loro sono in zona gialla…

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“ASSURDI I CRITERI DI DISTRIBUZIONE DEI VACCINI”

“La questione dei vaccini è un’altra cosa assurda. Ci si aspetta che siano distribuiti proporzionalmente alla popolazione, ma così non sarà. Saranno invece distribuiti sulla base di criteri misteriosi. Ci avevano detto che Roma avrebbe distribuito i congelatori, invece sarà un nostro onere. Ma siamo già organizzati. Per quanto riguarda quelli antinfluenzali ne abbiamo somministrati il 99%, nei prossimi giorni arriveremo al 100%. Sarà necessario organizzare gli spazi adatti per la somministrazione del vaccino anti-Covid, non sarà semplice. Occorre prepararsi, metteremo in piedi 25-26 punti di erogazione in cui saranno effettuati, ci sarà anche un’esercitazione il 12 gennaio. Dovrà essere tutto pronto per allora”.

“CI BATTEREMO PER EVITARE DI FARCI RUBARE LE RISORE DEL NEXT GENERATION”

“I fondi del Next Generation EU devono essere erogati in modo corretto. Ci sarà un fronte dei presidenti del sud per evitare che vengano rubate risorse al Mezzogiorno. Il governo vuole dare il 66% dei fondi al nord e il 34% al sud: deve essere il contrario. L’Unione Europea ha stanziato queste risorse per ridurre il gap tra centronord e Mezzogiorno”.

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Luigi Ottobre