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MADDALONI-MARCIANISE- Una trattativa nazionale che impatta fortemente su un’atra realtà produttiva interna all’Interporto Maddaloni-Marcianise. E’ stato proclamato lo stato di agitazione per tutti i dipendenti SDA alle prese con una difficile vertenza per il rinnovo dell’accordo integrativo aziendale.

La nota sindacale e le comunicazioni ufficiali:

Care compagne e cari compagni, oggi é proseguito il confronto con SDA sui temi aperti: smart working, riconoscendo economico per il 2020, pdr 2021/2023 e mezz’ora per gli operativi.
L’azienda, contrariamente a quanto dichiarato il 1 dicembre scorso, NON ci ha invitato una proposta scritta con le ipotesi datoriali ed ha aperto richiamando la necessità, a loro avviso, di dare soluzione con un accordo alla questione della mezz’ora. Poi, sugli altri temi, ha confermato la disponibilità a definire un accordo sullo Smart Working, da rendere operativo al termine della pandemia e dell’efficacia dei DPCM; sul ristoro 2020 ha reso disponibile un importo di 450 euro netti ( in buoni spesa) per gli addetti alla produzione, 200 ai lavoratori in staff, 400 ( lordi) a chi, in produzione, ha altri benefit che assorbono la defiscalizzazione ( tipo auto aziendale) e 300 lordi per chi é in staff ed ha benefit. Nulla a dirigenti o ad apicali con sistemi di riconoscimento tipo MBO. Sul pdr hanno esposto un meccanismo che può andare dagli 850 euro per quadri in produzione, 800 per quadri in staff, il tutto a calare fino a 681 euro per 4° livello in produzione e 581 per 4°livello in staff. Sulle assenze hanno accettato solo alcune nostre prime richieste, avanzate la volta scorsa. Poi hanno manifestato la volontà di aprire un sistema di welfare aziendale per consentire, volontariamente, ai singoli, di poter acquisire i buoni relativi al valore di pdr raggiunto, e quindi, fruirli esentasse. Gli elementi valutativi del pdr sarebbero al 50% produttività( movimentazione su numero dipendenti) e al 50% costo al pezzo ( rispetto agli obiettivi approvati per ogni anno), non sarebbe presente un on/off di accesso e non ci sarebbe pdr per chi ha altri sistemi premianti ( dirigenti e apicali con MBO). Dopo 30 giorni di assenza annua, non retribuita o di malattia non sarebbe prevista alcuna erogazione. Il tutto però fortemente connesso a trovare un accordo anche sulla mezz’ora. Dopo la riunione della nostra
delegazione trattante Filt Cgil SDA, abbiamo ripreso il confronto. Come condiviso in riunione abbiamo sostenuto che:
Il riconoscimento per il 2020 era insufficiente, era stato richiesto per dare un tangibile riscontro a chi aveva operato in un anno difficile, mantenendo ed incrementando l’attività. Che almeno venisse stralciato dagli altri temi ( per noi sarebbe stato, altrimenti, una sorta di ricatto inaccettabile ), valorizzando la cifra almeno al massimo detestabile ( 516 euro netti). Poi abbiamo evidenziato la necessità di affrontare il pdr, con calma, nel 2021, migliorando alcuni aspetti, incrementando il valore raggiungibile, verificando che vi fossero realmente condizioni di raggiungimento possibile e lavorando sulle essenze per migliorare la proposta. Sul tema mezz’ora ci siamo dichiarati indisponibili a fare intese che tolgano diritti o possibilità di fard vertenze o contraddicano sentenze già emesse. Siamo disponibili a trovare soluzioni con accesso volontario o a verificare congiuntamente le condizioni, le turistiche e le storie individuali che hanno portato alla situazione attuale per vedere se ci sono possibili soluzioni. Ma nessun ricatto e non contrapposizione con l’erogazione pef il 2020, che nasce da una richiesta sindacale e, solo per tempistica, può trasformarsi in erogazione aziendale, comunque da noi richiesta e proposta. L’azienda sembra aver compreso che, unitariamente, sosteniamo queste posizioni e lo scorporo del 2020 dal negoziato complessivo. A questo punto la Direzione di SDA ha chiesto fino a domani per darci risposta, lasciando intendere che ci potrebbero essere le condizioni per proseguire sul percorso da noi indicato. Naturalmente attenderemo pazientemente la risposta aziendale. Qualora fosse positiva occorre far comunque conoscere la storia della trattativa e le rispettive posizioni. Ancor più se, malauguratamente, la risposta fosse negativa. In questo caso, per becera scelta aziendale, NON verrebbe erogato quanto ( minimo) umanamente dovuto per il 2020 e si interromperebbe un percorso negoziale per un mero ricatto. Le Oo.Ss. a quel punto sarebbero costrette a dichiarare lo stato di agitazione, il blocco degli straordinari ed ogni azione utile a riportare alla ragione l’azienda. Confidando che la posizione forte ed unitaria del sindacato e della nostra delegazione trattante Filt Cgil SDA ( che ringrazio per partecipazione, competenza e pazienza) abbia sortito l’effetto desiderato, vi terrò comunque aggiornate/i e vi abbraccio con affetto.

Redazione