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Domani al San Paolo la sfida di Europa League tra azzurri e croati: il Napoli in cerca di riscatto dopo il k.o. col Milan

L’Europa League per voltare subito pagina: il Napoli contro il Rijeka va a caccia dei 3 punti per avvicinarsi alla qualificazione ai sedicesimi di finale. Ma anche per ritrovare serenità dopo la brutta sconfitta con il Milan in campionato, seguita dal confronto tra allenatore e giocatori.

KOULIBALY: “TROPPE CRITICHE, NOI CON GATTUSO”

“Non voglio rispondere alle critiche, peccato per la sconfitta. Sappiamo cosa abbiamo sbagliato, lavoriamo su quello”. Inizia così Kalidou Koulibaly, accanto mister Gattuso. “Abbiamo concesso poco al Milan, Ibrahimovic è difficile da marcare, noi invece abbiamo avuto delle occasioni. Per me non sono critiche ma motivazioni per dimostrare ciò che siamo veramente. Non abbiamo nessun problema tra di noi né con lo staff. Ora pensiamo alla Roma, il nostro campionato può cominciare da match contro i giallorossi. Il mister sa che siamo con lui. A me piace chi parla chiaro“.

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GATTUSO: “NON VOGLIO ALIBI, LA MIA SQUADRA È TANTA ROBA”

“La mia squadra deve pensare a lavorare. Chi lavora nel mondo del calcio è fortunato e tutelato. La scusa Covid non regge, è un alibi. E chi li cerca non può lavorare con me. Io lavoro con voglia, passione, nella mia squadra voglio gente così. Facile parlare di stipendi non pagati. Il Napoli sta giocando un grande calcio, sono soddisfatto di loro. Serve solo maggiore cattiveria, forse a Napoli pensavano che dovevamo fare 130 punti.

Alcuni hanno scritto cose non vere, come il litigio con la squadra. Io vedo impegno in settimana, senso di appartenenza ma a volte non basta. Serve qualcosa di più come il saper leggere le partite. Il bel gioco può non bastare, occorre saper giocare non solo di fioretto ma anche di spada e annusare il pericolo. Se le cose che chiedo alla squadra non le vedo è solo colpa mia, non ho accusato nessuno”.

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Credo che abbiamo sbagliato tanti primi tempi, col Milan ad esempio i primi 15 minuti non eravamo presenti. È un aspetto da migliorare ma la mia squadra è tanta roba. Per questo dobbiamo alzare l’asticella, soprattutto a livello mentale. Questo dico alla squadra, serve questo per diventare una grande squadra. Quello che mi preoccupa non è come giochiamo ma come leggiamo la partita. Ecco perché tutti dobbiamo dare di più. Voi pensate che io tutti i giorni tratti i giocatori a muso duro, non è così. Sono molto attento alla gestione, ci sono momenti in cui ci vogliono le carezze altre dove serve strigliare. Io però sono orgoglioso di allenare il Napoli e i miei giocatori sanno di essere forti”.

GENNARO GATTUSO E KALIDOU KOULIBALY IN CONFERENZA STAMPA

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Luigi Ottobre