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Mettiamo subito in chiaro una cosa: non aspettatevi le stesse immagini spettrali dello scorso aprile. Il lockdown 2.0 a Maddaloni (ma siamo sicuri che le stesse scene sono simili anche in altre città) è molto più soft di quanto documentato sulle colonne di GIORNALE NEWS sette mesi fa sempre attraverso l’obiettivo impeccabile del nostro FRANCESCO CICCHELLA che, in esclusiva per la nostra testata, ha deciso di far parlare i suoi scatti dopo un’intera giornata trascorsa per le strade di Maddaloni

Tanta la folla incontrata. Troppa gente e rigorosamente senza un motivo valido e necessario per stare in strada. In questa galleria non troverete immagini di gruppi di persone che abbiamo trovato in ogni angolo ad allestire circoli improvvisati e assembramenti di ogni tipo (valuteremo se affrontare questo argomento in un secondo momento) ovviamente senza mascherina. In questa galleria fotografica ci sono gli scorci di villette e chiese con i cancelli chiusi da catenacci, ci sono strade e piazze vuote ed abbandonate, c’è l’incessante lavoro delle forze dell’ordine. Ci sono gli scorci di strade e piazze, tipicamente affollate dal brusio quotidiano degli studenti, private di quella allegra confusione. Ci sono le sirene delle autombulanze e il glorioso Campo “Cappuccini”, quest’anno di verde naturale vestito, con gli spogliatoi serrati e il solo rumore delle pompe idranti a squarciare il silenzio. Infine, c’è il “Drive In Covid” di Via Roma. Le parole davvero non servono. Operatori stremati, file interminabili, auto abitate dalla paura del contagio. Abbiamo visto ragazzi giovanissimi distrutti dalla fatica e con gli occhi pieni di tristezza. Li avremmo voluti abbracciare forte. Restare a casa non è solo un dovere ma, l’unica forma di rispetto possibile per tutti quelli che stanno lottando in prima linea.  

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Vincenzo Lombardi