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Dalla sede del suo bellissimo bar in via San Francesco d’Assisi a Maddaloni, alla stazione di Napoli Centrale. Dal vuoto di una città con le saracinesche abbassate e le strade deserte, ad un altro tipo di vuoto, quello rappresentato dalla solitudine di decine di clochard che anche in pieno COVID passano la notte per strada cercando riparo su una panchina e sotto un cartone. Maddaloni-Napoli, un tragitto fatto mille volte affrontato stavolta senza considerare i pericoli, sfidando lockdown, zone rosse e controlli delle forze dell’ordine. E’ stata una notte particolare quella vissuta da Rosario Cafarelli, titolare dal 2015 di un moderno e frequentatissimo lounge bar dove, dalla colazione all’apericena si può trovare il meglio della produzione compresa la cornetteria di notte. Un menù apprezzato dalla clientela ma messo in ginocchio in questi ultimi mesi dall’emergenza sanitaria che costringe bar, pasticcerie e rosticcerie a continue restrizioni. Anche lunedì mattina Rosario ha aperto la sua attività con tanta passione e voglia di guardare al futuro. La giornata è stata pessima e non solo per la pioggia. Qualche caffè consumato rigorosamente all’esterno dai clienti più affezionati, intervallato da qualche consegna a domicilio. L’incasso? Forse non ha coperto nemmeno i consumi di luce ed elettricità. Una giornata che avrebbe tagliato le gambe al più inguaribile degli ottimisti, una giornata con tante ombre e poche luci che Rosario ha voluto trasformare in qualcosa di speciale. Abbassate le serrande ha accesi i forni come si fa di prima mattina, ha preparato cornetti e bombe calde, ha confezionato il tutto ed ha riempito il portabagagli della sua auto con una super scorta di succhi di frutta. Ha acceso i motori con destinazione Piazza Garibaldi, stazione Napoli Centrale.

Un momento di quanto vissuto all’esterno della stazione di Napoli

Mi ha guidato l’incoscienza. Forse nemmeno mi rendevo conto di cosa stavo facendo. Poi – confessa Rosario Cafarelli – durante il tragitto ho iniziato a temere il peggio. Se mi ferma la polizia stradale? Se mi rispediscono a casa con un bel verbale. Avevo l’autocertificazione ma poteva non bastare. Arrivato all’esterno della stazione ho capito che avevo fatto la cosa giusta…”. I cornetti e le bombe di Rosario hanno immediatamente regalato un sorriso e soprattutto un attimo di dolcezza a tanti senzatetto presenti che hanno gradito il bellissimo gesto dell’esercente maddalonese. “Se penso a quanti cornetti restano invenduti in vetrina al momento della chiusura e nemmeno ci facciamo caso. Quello che per noi è un consumo scontato per queste persone rappresenta un momento diverso e speciale. E’ stata un’iniziativa pensata e realizzata in pochissimo tempo, non avevo mai fatto una cosa del genere ma ieri sera – continua Rosario – ho capito che proprio in questo momento non bisogna abbandonare quelle persone che non hanno il calore di una casa e vivono da soli uno dei momenti più drammatici della storia”.

Rosario Cafarelli, titolare dell’omonimo bar sito a Maddaloni

Rosario è un ragazzo di 34 anni, imprenditore capace di realizzare e vedere crescere le sue idee, uno che ama il suo lavoro ma, ieri notte, tra la pioggia e la sofferenza di chi cerca in una grande stazione ferroviaria un riparo per dormire, ha vissuto una delle giornate più belle della sua vita. Siamo sicuri che i clochard di Napoli Centrale non vedono l’ora di respirare nuovamente il profumo delle sue ghiottonerie.

Vincenzo Lombardi