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MADDALONI- Non si vive più. Non si riesce a respirare e nemmeno a lavorare. Tutti avvolti e soffocati da una tempesta di terra. La storia si ripete sempre uguale: presso i cantieri dell’AV/AC ferroviaria Bari-Napoli avanzano gli scavi. Ma non avanzano, come dovrebbero, le opere di captazione e trattenimento delle polveri. Così, accanto ai cumuli (coperti dai teli, dopo le mobilitazioni dei residenti) sono sorti cumuli non messi in sicurezza. Sono bastate qualche giornata di sole e poche folate di vento per scatenare le tempeste di terra. Una situazione insostenibile soprattutto perchè si ripete sempre uguale senza attenzione per i disagi delle gente. E così, si è alzata l’asticella della denuncia: l’avvocato Michele Rossi (che cura gli interessi dei confinanti) ha inviato un esposto in Procura. Ma è solo l’inizio di una mobilitazione per scuotere i controllori: segnalazione alla Polizia Municipale, ai Carabinieri, all’Arpac al Genio Civile e all’Ufficio tecnico comunale. La pazienza è finita: senza urgenti interventi (tra l’altro imposte dalle norme sullo scavo e movimentazione terre, nonché tutela ambientale e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Lo scontro si fa duro. Si incomincia a puntare l’indice sullo stoccaggio di prodotti di scavo che alimentano vere tempeste di polvere. Si vuole chiarezza sulla mancata rimozione e conferimento in discarica degli inerti. Pronta la lista delle richieste: coperture di teli, potenziamento dell’impianto di irrigazione permanente, installazione di paratie per proteggere le abitazioni private dalla raffiche di vento e terra. Non basta più. La «guerra delle polveri» sta mettendo in ginocchio le attività dei locali commerciali. Su tutti il caso del luonge bar Osuarg. Le foto parlano da sole. i cantieri della Bari-Napoli sono più dannosi del Covid-19. Le nuvole di polveri invadono il nostro locale, anche nelle poche ore di non chiusura, rendendo impraticabili arredi, divani, stoviglie, scivolsi i pavimenti, impraticabile la piscina. Persino le auto nel parcheggio sono sepolte sotto una spessa coltre di terriccio.

Redazione