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MADDALONI- Siamo passati alle discariche sparse. Stracci, stracci e ancora stracci. Dopo l’ultimo abbandono di indumenti usati in via Lamia, si replica. Nuovo sversamenti lungo il prolungamento di via Pioppolungo nell’area d’incrocio con via Lamia. Insomma, basta girare l’angolo. E’ sufficiente una stradina un po’ più appartata e arriva la discarica. Questa volta gli indumenti usati non sono stati abbandonati in un angolo ma addirittura sulla sede stradale. Pezze, pezze a ancora pezze. Accade dall’altra parte di Montedecore dove con le pezze e sulle pezze di regge un’economica tutt’altro che trascurabile. Un vero polo produttivo, risorsa importante per il territorio. Poi giri vai in una stradina e trovi la discarica di indumenti usati. «Ed io pago» perchè lo sversamento, segnalato e sequestrato dal Nucleo Ecologia della Polizia Municipale, non sarà ridotto in cenere come accade per tutte le pezze abbandonate. Ma toccherà al comune procedere alla rimozione, bonifica e conferimento in una discarica autorizzata. Così, i costi di qualche privato, di qualche fabbrichetta abusiva e dei soliti accattoni che fanno trasporti abusivi di rifiuti saranno scaricati sulla collettività. Anche questa volta, è stato abbandonato presumibilmente più di un carico di vestiti: giacche, pantaloni, qualche borsetta e tutto quanto fa abbigliamento. Si cerca indizi e problematiche testimonianza su un’attività presumibilmente svolte in piena notte.

Qualche cittadino dell’area ha provato anche a sostituirsi alle forze dell’ordine con una videosorveglianza «privata» che però durò ben poco; così come sempre cittadini privati hanno già provveduto in passato a ripulire la medesima stradina. E allora un interrogativo: se è così consueto l’abbandono di rifiuti in area, perché non provvedere all’installazione delle fototrappole già utilizzate in altre aree della città?

Redazione